Uno dei protagonisti della rinascita della Sampdoria è sicuramente Andrea Poli, centrocampista sedotto ed abbandonato, lo scorso anno, dall’Inter, e adesso elemento insostituibile della linea mediana blucerchiata: “All’Inter ho vissuto una bella esperienza, giocando con grandi campioni e facendo il titolare, a soli 21 anni, anche in Champions League. Lì ho lasciato tanti amici. Quanto alla fine del rapporto tra me e la società nerazzurra, preferisco tacerne per rispetto“, ha detto Poli ai taccuini della ‘Gazzetta dello Sport’.
Dopo il suo passato Poli ha commentato quello che, da più parti, è indicato come il suo futuro, vale a dire la Juventus: “Nel mercato di gennaio qualcosa con i bianconeri c’è stato, ma adesso preferisco concentrarmi sulle dodici partite che rimangono da qui a fine campionato“. Sul nuovo corso Sampdoria targato Delio Rossi, ecco come ha commentato il calciatore classe 1989: “E’ evidente che, se adesso i risultati arrivano al contrario di inizio stagione, allora qualche errore l’abbiamo commesso tutti. Su Rossi posso dire che non è un semplice allenatore, ma piuttosto un vero e proprio insegnante di calcio“.
Poli ha poi frenato sui paragoni con la Sampdoria di Delneri che, nel 2009, approdò in Champions League: “Lì c’era un’età media più alta, il progetto era legato a giocatori esperti e davanti avevamo Pazzini e Cassano“. Un pensiero, infine, su Riccardo Garrone, scomparso lo scorso 21 gennaio: “Mi ha fatto entrare nella sua famiglia, a lui ero molto legato. Era una persona buona, dal grande valore morale, mai sopra le righe“, ha chiuso Poli.
