Inter, Stramaccioni ad un bivio: ora bisogna vincere

CalcioWeb

stramaccioni-milan-favorito-solo-una-battuta_1_bigTempi duri in casa nerazzurra: dopo la sconfitta in casa rimediata contro il Bologna di mister Stefano Pioli, adesso la prova d’appello per Andrea Stramaccioni sara’ doppia. Ci saranno infatti il Tottenham giovedì in Europa League, e la Sampdoria domenica prossima. Due gare nelle quali l’Inter dovrà necessariamente mostrare una reazione degna di tale nome.

Milan e Fiorentina continuano a vincere e a convincere, con il Milan che si trova a quota 51 punti e ha come obiettivo il raggiungimento  del secondo posto, e con il Napoli che, pur non attraversando un gran momento di forma, si trova davanti al club nerazzurro di ben 6 lunghezze in graduatoria, a quota 53 punti. La Lazio ha gli stessi punti dell’Inter (47), e Roma (44 punti) e Catania (42) si trovano ad un tiro di schioppo dal club nerazzurro. Adesso per l’Inter è vietato sbagliare, e la parola d’ordine è una sola: vincere.

Il monito di Massimo Moratti e’ arrivato forte e chiaro alle orecchie di Andrea Stramaccioni e di Marco Branca, ma mentre il direttore tecnico puo’ fare ben poco a mercato chiuso (e qui è meglio non entrare nel merito della vicenda John Carew, altrimenti se ne potrebbero dire delle belle), l’allenatore ha la possibilita’ di cambiare il proprio destino, anche se attualmente la coperta a sua disposizione è decisamente corta, soprattutto in attacco. L’obiettivo piu’ importante della stagione è indubbiamente l’arrivo nei primi tre posti in campionato, molto piu’ della conquista dell’Europa League.

Andare avanti in Coppa rappresenterebbe un’autentica utopia dopo il 3-0 rimediato contro gli Spurs negli ottavi di finale, e con una rosa ridotta all’osso, ancor di più per gli impegni continentali dove parecchi giocatori sono rimasti fuori dalla lista UEFA. Il numero ristretto di uomini a disposizione non permetterà ad Andrea Stramaccioni di attuare un turnover corposo, soprattutto in attacco, e allo stato attuale la gara piu’ importante tra le prossime due è indubbiamente quella di Marassi contro la Sampdoria  di Delio Rossi, match che precederà la tanto attesa sosta in cui l’Inter conta di recuperare il terzino Yuto Nagatomo e il difensore centrale Walter Samuel.

Il terzo posto, che con una sconfitta a Genova potrebbe diventare lontano ben sette punti, rappresenta una vera e propria ancora di salvezza sia per l’allenatore che per il direttore dell’area tecnica. La posizione dell’allenatore romano è in questo momento in bilico, anche se il patron nerazzurro, Massimo Moratti, è in questo momento restio a prendere decisioni drastiche. Le alternative non sono molte, sebbene la coppia FigoBaresi (come traghettatori) sia una soluzione che sta circolando nell’ambiente.

Il portoghese sarebbe alla prima esperienza davanti ad una situazione delicatissima, mentre la bandiera nerazzurra ha una lunga trafila da vice-allenatore, è molto stimato dalla piazza e dai “senatori” nerazzurri, e pootrebbe mettere la sua esperienza a disposizione del club. Piu’ probabilmente il ribaltone avverra’ a fine stagione. Senza la Champions League, a prendere il timone potrebbe essere Walter Mazzarri, in scadenza di contratto con il Napoli, e non ancora convinto di rinnovare il suo contratto con i partenopei. Il presidente Massimo Moratti ha un’ottima opinione dell’allenatore toscano e lo ha elogiato pubblicamente alcuni mesi fa. In corsa c’e’ anche l’ex difensore centrale dell’Inter Laurent Blanc, gia’ contattato dal club nerazzurro due anni orsono quando era alla guida della nazionale francese.

Se di rivoluzione si trattera’, ad essere colpito sara’ anche il quadro dirigenziale. Le ultime sessioni di mercato non hanno portato i risultati sperati, e, per la prima volta, Massimo Moratti, che non ha ancora digerito il caso-Carew, ha messo in discussione anche un uomo di fiducia come Marco Branca. Dovesse arrivare Walter Mazzarri, la scelta potrebbe cadere su Riccardo Bigon, direttore sportivo che a Napoli ha costruito la squadra assieme al tecnico livornese. Non e’ da escludere però che dietro al concetto di una società ‘più “interista“, enunciato dal presidente Massimo Moratti alla vigilia della sconfitta con il Bologna, ci sia l’idea di riportare all’ovile Gabriele Oriali.

La piazza ha mostrato più volte di gradire un rientro dell’ex consulente di mercato in quella che da giocatore e dirigente e’ stata la sua casa per tanti anni, e sarebbe felice di riabbracciare l’ex mediano nerazzurro, citato anche da Ligabue in una sua famosa canzone. Altra ipotesi ventilata negli ultimi giorni, è stata quella di un possibile ritorno, questa volta dietro una scrivania, del brasiliano Leonardo, attuale direttore sportivo del Paris Saint Germain. Di certo è improponibile continuare su questa lunghezza d’onda, e sulla nave nerazzurra urge una virata decisa, con o senza Andrea Stramaccioni al timone.

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