Totti – nazionale? Arriva anche la benedizione di Bruno Conti

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bruno contiSe Prandelli ha detto certe cose lo ha fatto a ragion veduta. Io non voglio essere di parte, ma posso assicurare che vedendolo allenare tutti i giorni e’ ancora un ragazzino. Francesco se si mette in testa qualcosa, ci riesce. Adesso che ha 36 anni, poi, sa come allenarsi per essere piu’ redditizio“. Bruno Conti, responsabile del settore giovanile della Roma ed ex simbolo giallorosso, e’ convinto che Francesco Totti possa fare la differenza in Nazionale. “Adesso ha in testa il record di Piola, per me ha tempo per raggiungerlo. Se ha davvero voglia di tornare in Nazionale? Questo non lo so. Pero’ puo’ farcela eccome. Per l’Italia puo’ essere un innesto di grandissima qualita’ che in una competizione come il Mondiale puo’ fare la differenza eccome“, assicura Conti ad ‘Eurosport’.

Riguardo all’amichevole Italia – Brasile, che gli azzurri si preparano ad affrontare giovedi’, Conti crede che la formula sia giusta, e pensa alle somiglianze con l’Italia del 1982, l’ultima che ha battuto la Selecao: “C’e’ un blocco juventino in comune. Gente come Barzagli, Bonucci e Chiellini danno quella solidita’ su cui si puo’ costruire un gruppo vincente. E poi c’e’ un allenatore che stimo tantissimo come Prandelli. Sta facendo un grande lavoro che credo nel Mondiale 2014 portera’ delle soddisfazioni importanti. Lui ha gia’ in mente la squadra che portera’ in Brasile e si tratta di un gruppo di eccezionali qualita’“.

Prandelli ha convocato, proprio per la gara contro il Brasile e per la prima volta Alessio Cerci, che molti paragonano proprio a Conti: “Alessio lo conosco bene, sono stato io a prenderlo dal Valmontone portandolo a Trigoria. Sono felicissimo che si arrivato in Nazionale. Che abbia dei colpi simili ai miei me lo dicono in tanti. Io dico che e’ piu’ veloce di me e che ha qualita’ straordinarie – aggiuge il dirigente giallorosso -. Un fisico impressionante, un’accelerazione senza pari. E quando rientra e calcia dimostra di vedere bene anche la porta. Credo che per lui sia stato fondamentale Ventura, che lo ha sfruttato al massimo come a Pisa. Cerci e’ in un’eta’ importante. Fara’ bene anche in Nazionale“.

Sono passati ventuno anni dall’ultima volta che l’Italia ha battuto i verdeoro, e Conti, protagonista di quella Nazionale che poi ha vinto i Mondiali, ha ancora le immagini di quella partita vivide in mente: “Per noi quella era la vera finale. Arrivavamo a quella partita con una carica impressionante, dopo la prima fase in cui avevamo stentato, dopo tutte le critiche anche giuste a cui eravamo stati sottoposti sin dall’inizio. Il Brasile, che da tutti era considerato la squadra piu’ forte al mondo, si dimostro’ piu’ presuntuoso di noi. E alla fine e’ andata cosi’. Non abbiamo mollato nulla, abbiamo fatto una prestazione straordinaria e siamo riusciti in un’impresa incredibile“, conclude il campione del Mondo.

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