Rodrigo Palacio, alla sua prima stagione all’Inter, ha già raggiunto risultati numerici stratosferici ed inaspettati, quando ancora mancano 8 giornate al termine del campionato. Con 22 reti segnati in 38 partite è il miglior marcatore nerazzurro ed ha già superato il suo record di segnature stagionali in Italia, stabilito lo scorso anno con la maglia del Genoa quando giunse a quota 21, ma in “sole” 34 presenze.
Per spirito di sacrificio e dedizione sta risultando senza alcun dubbio l’acquisto più azzeccato dell’estate, nonostante si nutrissero dubbi su di lui, per via della sua età.
La partita di ieri è stata veramente brutta e c’è la netta sensazione che senza l’argentino sarebbe terminata 0-0. Stramaccioni, tanto criticato, con questa squadra poteva fare ben poco rispetto a quanto ottenuto finora. Da novembre in poi, con la perdita di Samuel, mezzo centrocampo e Diego Milito, unico centravanti vero in rosa, l’organico si è indubbiamente indebolito, senza che la società riuscisse ad intervenire adeguatamente sul mercato di riparazione, dando una mano al giovane allenatore, che, tra i nuovi innesti, sta utilizzando solo l’ottimo Kovacic, dotato di una grande tecnica e buonissimo senso della posizione.
Rodrigo Palacio è il top player dell’Inter. I suoi gol, oltre ad essere tanti, sono spesso importanti e pesanti. Questo è il motivo per cui occorre ripartire da lui per l’anno prossimo, fornendogli attorno qualcosa che lo possa esaltare ancor più di quanto ci si possa aspettare.
La Champions rimane comunque per l’Inter un miraggio, anche se la partita di ieri ha dimostrato ulteriormente come la formazione di Stramaccioni possa fare punti soltanto giocando di rimessa, attendendo l’avversario, da “provinciale”. È un momento della stagione in cui conta solo il risultato e se questi sono i mezzi per ottenerlo, ben venga l’Inter delle ripartenze.
