Conte, esce l’autobiografia: “Parlavano di carriera finita”

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testa cuore gambeLa cosa che piu’ mi crea dolore in quei giorni e’ leggere le prospettive drammatiche che alcuni delineavano parlando addirittura di carriera finita”. E’ un passaggio dell’autobiografia di Antonio Conte ‘Testa, cuore e gambe’, che esce domani edita da Rizzoli: il tecnico della Juve si confessa parlando degli esordi, dell’incontro con l’avvocato Agnelli ed anche dello scandalo del calcioscommesse. ”Non sono ancora stato convocato una volta in Procura e gia’ iniziano a girare i nomi dei possibili sostituti sulla panchina della Juve – scrive Conte -. Una carriera fondata sul sacrificio, sul sudore, nella quale nessuno mi ha regalato niente, frutto di studio e di applicazione, di disciplina e di grande severita’ con me stesso prima che con gli altri, rischia di finire perche’ una persona ha raccontato delle bugie. O meglio: ha inventato di sana pianta un racconto, che e’ cosa ben diversa dal modificare la realta’ con una bugia. Ma non c’e’ tempo per lamentarsi: gli incontri con gli avvocati si susseguono a ritmo serrato. Da subito prendo una decisione importante: saro’ protagonista della mia difesa. Non subiro’ decisioni che non condivido, intuisco che solo partecipando attivamente potro’ scegliere la soluzione giusta al momento giusto e chissa’, magari anche capire perche’ sono finito in questa situazione. Mi approccio alle questioni giudiziarie con il metodo che utilizzo da allenatore, martello e incalzo i miei: Cosa possiamo fare? Leggendo le motivazioni della sentenza di un processo sportivo gia’ concluso, anch’esso basato sulle dichiarazioni dei cosiddetti ‘pentiti’, individuiamo un elemento che si dimostrera’ fondamentale: i giudici di quel processo dicono che devono essere le difese a cercare e produrre prove di innocenza, dimostrando la ”non credibilita”’ degli accusatori e non limitarsi semplicemente a sostenere che non sono credibili. Ecco l’appiglio che cercavamo. Saremo i primi a percorrere la strada delle indagini difensive”.

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