Italia-Giappone 4-3, le pagelle di CalcioWeb: Giaccherini il migliore, Pirlo inguardabile

CalcioWeb

FIFA Confederations Cup 2013Chi pensava di dover combattere con il sonno per guardare la partita di questa notte s’è ricreduto sin dai primi minuti: merito della Nazionale Giapponese che ha sfoderato una prestazione straordinaria e dominato gli Azzurri di Prandelli, irriconoscibili rispetto a tre giorni fa nella bella vittoria sul Messico. Solo grazie alla qualità dei singoli l’Italia ha portato a casa un successo assolutamente immeritato per quanto visto sul campo. Le nostra pagelle:

Buffon 7 Incolpevole sui 3 gol subiti, evita più volte che la porta azzurra venga violata dalle furie giapponesi, in due occasioni a inizio partita, poi più volte nel finale.
De Sciglio 3 Che involuzione rispetto a tre giorni fa! Non ne azzecca una…
Barzagli 4 Errori su errori, non solo tecnici ma anche e soprattutto tattici. Dovrebbe guidare la difesa invece la porta alla deriva…
Chiellini 4 Dopo un buon esordio contro il Messico, fa non uno ma due passi indietro e si adegua alla mediocrità di un reparto allo sbando, completamente in bambola di fronte l’azione degli attaccanti nipponici.
Maggio 4 Rimane sempre schiacciato, subisce Nagatomo come mai prima nelle tante sfide del campionato italiano, e alla fine viene anche sostituito.
De Rossi 7 Un gol e il grande pallone filtrante per Marchisio che porta al 4-3 finale, un’invenzione di qualità che regala all’Italia la semifinale. Inoltre durante il corso del match è l’unico a non sfigurare nel reparto nevralgico del campo.
Montolivo 4 Non azzecca un passaggio, forza i lanci lunghi come tutti i compagni di reparto, arriva sempre in ritardo su ogni pallone. Prestazione assolutamente negativa.
Pirlo 3 Inguardabile. Dopo la gara fantastica di 4 giorni fa al Maracanà, con un gol da favola per festeggiare la presenza n° 100 con la maglia azzurra, adesso vuole subito dimenticare la n° 101. L’unica cosa che gli riesce è il calcio d’angolo che porta al gol di De Rossi. Troppo poco per uno come lui, in serata-no.
Aquilani 4 Non riesce proprio a entrare in partita, subito sostituito.
Giaccherini 7.5 Ancora una volta il migliore in campo: è l’unico a pungere in fase offensiva e nonostante tutto ripiega in difesa con grande generosità fino a spazzare l’area di rigore da libero puro. Decisivo per il gol del 2-2 che riporta gli Azzurri sulla “retta via” dopo un avvio disastroso; poco prima aveva anche colpito il palo. Tanti tanti applausi.
Balotelli 7 Costretto a fare reparto da solo, si rende pericoloso come e quando può: i giapponesi riescono a fermarlo solo con tackle fallosi. In più c’è anche il gol, e il merito di saper mantenere la calma in una gara così nervosa.
Giovinco 7 Entra a gara in corso e riesce a dare la svolta, poi diventa il match winner con il gol nel finale ma già prima aveva procurato il calcio di rigore e aveva impegnato il portiere avversario con un gran tiro da fuori, oltre a vivacizzare il gioco offensivo.
Marchisio 5 Entra nel finale e non ne azzecca una, tranne il facile assist per Giovinco che, però, non poteva sbagliare.
All. Prandelli 3 L’impressione è che le responsabilità maggiori di una prestazione così aberrante, e anche rischiosa in ottica qualificazione, siano tutte sue: questo modulo ad albero di natale (4-3-2-1) non funziona, il test contro il Messico evidentemente non è stato valido a causa della mediocrità avversaria: Balotelli in attacco è troppo solo e il centrocampo dovrebbe aiutare più l’attacco che la difesa. La continua ricerca dei lanci lunghi da parte dei centrocampisti, privilegiando le giocate occasionali tutte su Balotelli rispetto al gioco armonico e corale che la nostra Nazionale, grazie alla grande qualità dei suoi giocatori, ha già dimostrato di saper fare anche bene, è difficile da capire. Bisogna tornare a giocare palla a terra, da padroni del campo e della partita, così come da identità della nazionale di calcio italiana. Quell’identità che Prandelli ha dato con il grande lavoro realizzato nel corso degli ultimi anni e che adesso non può capovolgere di punto in bianco. Infine la sostituzione di Giaccherini (migliore in campo) con Marchisio, che trasforma l’Italia in un 4-4-2 volto a difendere il momentaneo risultato di 3-2, sembra avventata: sarebbe stato meglio mandare in campo Diamanti o comunque provare a chiudere il match giocando a calcio anzichè chiudersi nuovamente nella propria metà campo. Viene subito punito dal 3-3 avversario, poi Buffon, il palo e la traversa salvano tutto fino all’invenzione finale di De Rossi che porta al gol vincente di Giovinco. Tanta fortuna e merito della qualità dei singoli. Tutto il resto è da rivedere…

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