Dai match al profumo di anni ’80 alle panchine che scottano: torna la Serie A

CalcioWeb

benitez garciaDopo il week end di astinenza da Serie A, domani è l’ora di ricominciare. In ballo molte sfide importanti, come quel Roma – Napoli in programma domani sera, che richiama il fascino delle sfide degli anni ’80, quando il nostro campionato poteva godere della presenze di Maradona e Falcao. In palio ci sarà molto più dei semplici tre punti, aldilà di ciò che potrebbe apparire come pura retorica. Chi vince delle due trarrà soprattutto un vantaggio psicologico nella corsa allo scudetto. In particolare i giallorossi, qualora battessero i partenopei, andrebbero a quota 24 punti, il che starebbe a significare ‘en plein’: ecco perchè il compito del Napoli sarà un po’ più arduo di quello dei capitolini. Perdere, per i ragazzi di Benitez, vorrebbe dire accumulare uno svantaggio di cinque punti nei confronti degli avversari, non enorme ma comunque importante.

E non meno scintillante sarà il match di domenica pomeriggio, che vedrà opposte Fiorentina e Juventus: una sfida che sulla carta sarà molto equilibrata, con i bianconeri che hanno necessità di vincere per non rischiare di distanziarsi troppo dalla Roma. La compagine di casa venderà comunque chiara la pelle, e sarà interessante vedere come le due squadre si affronteranno, anche dal punto di vista tattico, in campo. Il 3-5-2 è per adesso marchio di fabbrica di Conte e Montella, con quest’ultimo che predilige il giro palla ed il tecnico pugliese più concentrato sugli inserimenti dei centrocampisti. Decisivo, ovviamente, sarà lo stato di forma degli esterni.

Ma c’è un match di vitale importanza anche nelle retrovie della classifica: il derby in salsa emiliano-romagnola che opporrà il Sassuolo al Bologna rischia di avere un peso specifico notevolissimo sui destini dei due allenatori, Di Francesco e Pioli. Chi perde, rischia concretamente di andare a casa e addirittura, in caso di parità, a perdere la panchina potrebbero essere entrambi. Sarà una partita, questa, che si disputerà sul piano nervoso prima ancora che su quello tattico, ed il rischio che prevalga la paura sulla voglia di giocarsela a viso aperto potrebbe esserci tutto. I nomi dei papabili sostituti dei due, nel frattempo, fioccano di continuo: da Reja a Mangia passando per Di Carlo e Cosmi, sono in tanti ad aspettare di ricevere una chiamata.

E se di rischio esonero parliamo, non si può tacere di Massimiliano Allegri. Vero è che il tecnico toscano da circa due anni è costantemente ritenuto a rischio panchina, ma la situazione in cui versa attualmente il Milan non permette ulteriori passi falsi: le recentissime sconfitte subite in amichevole (pur se con una squadra rimaneggiata dai tantissimi assenti)  contro Caen e addirittura contro la Primavera guidata da Inzaghi, sembra aver fatto saltare i nervi anche allo sponsor numero uno di Allegri, vale a dire Adriano Galliani. Fiducia a tempo dunque per il tecnico toscano, per il quale saranno decisive l’ostica partita di domenica contro l’Udinese ed il match di Champions di martedì prossimo contro il Barcellona: in bocca al lupo ad Allegri.

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