Juventus, Marotta non punta il dito contro tecnico e squadra: “E’ solo stanchezza mentale”

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Juventus FC v Parma FC - Serie AL’Amministratore Delegato della Juventus, Beppe Marotta, ha parlato all’indomani del clamoroso capitombolo della squadra di Antonio Conte contro la Fiorentina. Avanti di due gol al 60′, i bianconeri sono crollati venendo travolti dalla marea viola. “Non si possono presentare alibi – ammette il dirigente  del club Campione d’Italia  – perché è stata una partita paradossale, difficile da raccontare. È un momento di appannamento – ha spiegato -. Non parlo di crisi, ma di stanchezza psicologica. Sapevamo di anno difficile per impegni e valore avversari”. Marotta non intende celebrare alcun processo a carico del tecnico o dei giocatori: “Siamo consapevoli che tutto è ancora in gioco, non vanno visti sul banco degli imputati l’allenatore – che sta facendo un lavoro ottimo ed è un vincente – o la squadra”. Sapevamo che sarebbe stato un anno difficile perché è diverso il valore dei nostri avversari. Bisogna migliorare l’aspetto mentale”. La debacle improvvisa di domenica pomeriggio, secondo Marotta, non ha “spiegazione. Non è però un fatto tecnico ma mentale” originato dal fatto che “siamo compressi dai tanti impegni” di una Serie A  “a 20 squadre molto difficile, con un calendario difficilissimo”. A ciò si aggiungano gli impegni anche con le Nazionali, che hanno determinato “uno stress notevole e quando la mente non è lucida. E’ giusto – ha concluso l’Amministratore Delegato della Juventus – che Conte detti le regole e dia motivazioni psicologiche”.

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