Real Madrid-Juventus, Ancelotti teme i bianconeri: “Squadra organizzata, e con Pirlo e Vidal..”

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CarloAncelotti_1218212Vigilia di Real Madrid-Juventus e Carlo Ancelotti, in occasione della tradizionale conferenza stampa che precede le gare di Champions League, ha un chiodo fisso: togliere dalla testa degli interlocutori che la squadra di Antonio Conte sia immersa nelle difficoltà. I 15 minuti di Firenze – sottolinea il tecnico dei Blancos – non fanno testo per la Juventus, nei primi 70 minuti ho visto una squadra forte, solida ed organizzata. E’ successa una di quelle cose che non possono essere spiegate quando accadono su un campo di calcio. Non temo i bianconeri per i singoli, quanto per la loro organizzazione di gioco, è quello al quale dovremo stare maggiormente attenti. Non mi sembra affatto una squadra in difficoltà, è solo che in Italia in questo anno c’è maggiore concorrenza rispetto al passato”. Per l’ex allenatore del Paris Saint Germain, ci sono due individualità che, tuttavia, meritano un trattamento speciale, Vidal e Pirlo, quest’ultimo da sempre stimato senza condizioni da Ancelotti: “Vidal è molto bravo negli inserimenti ed i suoi compagni di squadra sono molto bravi a servirlo, ci vorrà grande attenzione. Chiaro che avremo un occhio di riguardo anche per Andrea, ma non nello specifico. Lavoriamo per sviluppare un determinato sistema di gioco e non abbiamo intenzione di modificarlo per un solo giocatore. Mourinho? Ho un buon rapporto con lui, ma è da un po’ di tempo che non ci sentiamo”. La guida tecnica delle Merengues non svela quali saranno gli elementi che comporranno l’undici iniziale: “L’unico indisponibile resta Xabi Alonso, per il resto stanno tutti bene, ma non ho intenzione di annunciare alcuna formazione. Cristiano Ronaldo? E’ vero che la sua azione inizia dalla fascia, ma siccome da lì è difficile segnare è chiaro che può accentrarsi, non mi prendete per matto. Per quanto riguarda il futuro la voglia della società è quella di cercare di fare crescere i giocatori del vivaio, per questo motivo in futuro ci concentreremo su questo aspetto”. Il pensiero non può non andare all’esperienza vissuta tra il 1999 ed il 2001 sulla panchina della Juventus: “Mi ricordo bene e sono contento di aver vissuto quei due anni e mezzo, è stato un peccato non aver vinto nulla. La panchina della Juventus mi ha fatto crescere come persona e come allenatore, a quei tempi avevo ancora poca esperienza”. Sia Buffon che Casillas, per anni giudicati dalla critica i migliori portieri del mondo, sembrano aver perso smalto: “Sia Buffon che Casillas – è il pensiero del tecnico madridista – per me sono due portieri affidabili, in questo momento Gigi sta giocando di più rispetto ad Iker. Per i portieri comunque è una cosa anche normale poter sbagliare, ma questo non fa diminuire il loro valore assoluto”.

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