Il punto sulla 16^ giornata di Serie A

CalcioWeb

borja valeroLa conferma: Il Torino si sta confermando squadra tignosa e di carattere, ma non solo: i ragazzi di Ventura stanno dimostrando di aver ben assimilato le indicazioni tattiche di mister Ventura, capace di impostare la squadra in maniera tale che ogni avversaria trovi difficoltà ad incontrarla. Non solo quantità, dunque, ma anche qualità, come si è potuto vedere in occasione del primo goal siglato dai granata contro l’Udinese, con Immobile a smarcare Cerci, e quest’ultimo a rifinire per Farnerud, trasformatosi, nell’occasione, in centravanti implacabile. E sta proprio qui il segreto della squadra granata: tutti danno il massimo, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Ciro Immobile, volendo citare un giocatore su tutti, è l’emblema di tutto ciò: un secondo prima lo si vede in attacco alla ricerca del goal, quello dopo è  a centrocampo per dare manforte alla linea mediana. Il settimo posto è il giusto premio per Cerci e compagni.

Milan-Sampdoria serie ALa sorpresa: Prima del match in programma, nella seratadi ieri, a San Siro, il Milan era considerato da più parti vittima designata della famelica Roma, lanciata all’inseguimento della capolista Juventus. Ed invece i rossoneri si sono resi protagonisti di un match disputato su buoni ritmi e chissà che, senza l’enorme topica dell’ingenuo Gabriel, i punti in classifica non avrebbero potuto essere 3. Insomma, la squadra di Allegri sembra essersi data una svegliata, ed era anche l’ora, vista la brutta situazione in cui versava. Continuare su questa strada, sfruttando anche, a livello psicologico, il fatto di essere l’unica rappresentante italiana in Champions League, deve essere adesso obbligo morale per Kakà e compagni. L’impresa da impossibile può diventare possibile.

Italy Serie A SoccerLa delusione: L’Udinese non la si riconosce proprio più: i ragazzi di Guidolin, nell’incontro casalingo disputato contro il Torino, sono apparsi arrendevoli e poco concentrati, rimanendo vittime, di contro, del furore agonistico della compagine avversaria. Si sta probabilmente pagando la sterilità in zona goal di Totò Di Natale, ed il contemporaneo infortunio di un comunque deludente Muriel. Ma tant’è, i friulani si stanno rendendo protagonisti di un’annata che viaggia tra pochi alti e troppi bassi. A testimoniarlo, il 15esimo posto in classifica, con appena 17 punti in classifica sui 48 disponibili. E le parole dichiarate pubblicamente da Guidolin, che si è detto disposto a farsi da parte nel caso in cui si rendesse conto di essere lui il problema, rischiano di deprimere ulteriormente un ambiente già poco entusiasta. C’è tempo e modo di rimediare, l’Udinese ha già dimostrato, più volte, di essere in grado di risollevare situazioni poco felice. Purchè non si aspetti oltre.

Il top player: Ancora non ci si spiega come le grandi del calcio europeo e spagnolo in particolare si siano fatte sfuggire un calciatore del calibro di Borja Valero. Merito a Daniele Pradè, che l’ha portato alla Fiorentina insieme a Gonzalo Rodriguez, altro elemento eccellente. Borja Valero è al secondo anno consecutivo in quel di Firenze e, ogni volta che scende in campo, si distingue sempre per il rendimento, per la qualità, per la visione di gioco: tutte componenti delle quali risente, in positivo, l’intera squadra. E’ un regista con i fiocchi, secondo solamente ad Andrea Pirlo e quest’anno è già arrivato, peraltro, a quota 5 goal. Gli inserimenti nell’area di rigore avversaria, difatti, sono un’altra sua specialità, che l’anno scorso era rimasta un po’ nascosta. Un calciatore del genere è un tesoro che la Fiorentina farà bene a tenersi stretta. Applausi.

ranocchiaIl flop player: La difesa dell’Inter preoccupa sempre di più, con gli interpreti che, eccezion fatta per Campagnaro, si dimostrano sempre più in difficoltà nello schieramento a tre. Tra tutti, in negativo, segnaliamo il nome di Andrea Ranocchia, e non certo per antipatia. Semplicemente perchè questo ragazzo, negli ultimi anni, ha conosciuto un’involuzione incredibile, che lo ha allontanato dalle vette di rendimento conosciute ai tempi del Bari. Eppure non parliamo di un brocco e neppure di uno sprovveduto: Ranocchia è un ottimo difensore che, per un motivo o l’altro, all’Inter non ha mai messo in mostra le proprie qualità. Dispiace, perchè ne risente anche la nazionale italiana, che del miglior Ranocchia avrebbe bisogno. Che debba cambiare aria?

Il goal più bello: Questa settimana vogliamo premiare, più che il singolo goal, l’azione corale che ha portato alla rete di Dries Mertens, in Napoli – Inter: palla partita da centrocampo, Higuain che serve Dzemaili, lo svizzero si porta al limite dell’area di rigore e di tacco appoggia leggermente (e forse non intenzionalmente) per l’accorrente Mertnes, che scarica un destro fulmineo alle spalle dell’incolpevole Handanovic. Un goal da manuale del calcio, di quelli che è sempre un piacere vedere.

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