Serie A, top e flop 16^ giornata

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tevezCon il posticipo di ieri che ha visto Milan e Roma impattare a San Siro sul risultato di 2 a 2, si è chiusa la 16^ giornata di Serie A. Andiamo a vedere quali sono stati, in positivo e in negativo, i protagonisti del caso: ecco a voi, Top e Flop.

– TOP –

Borja Valero: Un goal (il quinto in campionato), un assist (il terzo stagionale) e la solita prestazione monster: la Fiorentina ha in rosa un campione di assoluto valore, determinante per i destini della squadra, come ben si è potuto vedere contro il Bologna.

Carlos Tevez: Gli si rimprovera l’assenza di goal in Europa, ma anche in Champions League è spesso stato il migliore della Juventus. Ma tant’è, nel 4 a 0 rifilato dai bianconeri al Sassuolo, la tripletta messa a segno da Tevez testimonia la classe di questo giocatore, che si fa in quattro per la squadra ma che, al contempo, trova sempre lucidità per bucare la porta avversaria. Si può dir ciò che si vuole, ma un attaccante così, ad Antonio Conte, mancava dai tempi di Del Piero e Trezeguet. Intanto, in campionato, le reti sono già 10.

Ciro Immobile: Il prototipo di quello che viene definito ‘centravanti moderno’: nella vittoria del Torino contro l’Udinese, l’attaccante campano dà il via all’azione del primo goal e realizza, di testa, il secondo. Era partito maluccio, ma Ventura l’ha messo in riga e, anche contro i friulani, Immobile ha corso per tutti i 90 minuti, presente sia nell’area di rigore avversaria, che a ridosso della propria. Applausi.

klose2012Miroslav Klose: La Lazio non vinceva in campionato addirittura dallo scorso 27 ottobre, quando aveva superato il Genoa per 2 a 0: in quell’occasione, il primo goal era stato siglato da Miroslav Klose. Da lì in poi, digiuno di reti per il tedesco e digiuno di vittorie per i biancocelesti. Domenica scorsa, però, è tornato il vero Klose, il bomber implacabile che non perdona, e che da solo, con la sua doppietta, ha steso il Livorno: non a caso, la Lazio è tornata ad ottenere i 3 punti. Peccato non sia eterno.

Kevin Strootman: Difficile dire quale sia l’acquisto più azzeccato della Roma di quest’anno: Kevin Strootman, però, è serio candidato al titolo in questione. Il centrocampista olandese, pur 23enne, anche contro il Milan, a San Siro, ha dimostrato tutte le qualità che già conoscevamo: grande esperienza, quantità ma anche qualità. Insomma, un calciatore totale, capace anche di calciare i rigori, come ha ben visto il giovane Gabriel, portiere del Milan.

– FLOP –

di-nataleAntonio Di Natale: La crisi che sta vivendo quest’anno l’Udinese è anche, se non soprattutto, figlia dell’astinenza da goal di Di Natale, che negli anni passati ci ha abituato a numeri stratosferici. L’ultimo goal di Totò risale al 30 ottobre, quando segnò su rigore contro il Sassuolo, mentre per trovare l’ultima rete su azione dobbiamo tornare indietro fino al 6 ottobre, con i friulani che superarono per 2 a 0 il Cagliari. Totò, contro il Torino, è apparso stanco ed impreciso, ma siamo certi che si riprenderà presto.

Gabriel: Ai giovani vanno concesse tante attenuanti, ed è da questa premessa che partiamo nel commentare l’inutile e plateale fallo da rigore, commesso dall’estremo difensore brasiliano su Gervinho, nella partita pareggiata ieri dal Milan contro la Roma. Un errore che, a conti fatti, ha impedito ai rossoneri di portare a casa la vittoria: ha appena 21 anni, avrà tempo e modo di rifarsi.

La difesa dell’Inter: Continua a collezionare disastri la retroguardia nerazzurra, e ci chiediamo perchè il lungimirante Mazzarri non voglia porvi rimedio: lo schieramento a 3 si sta dimostrando inadeguato alla luce dei componenti della rosa nerazzurra, e di 4 goal subiti dal Napoli ne sono emblema perfetto, anche se non unico. Eccetto Campagnaro, unico a salvarsig, Rolando e Ranocchia sono andati costantemente in bambola contro Higuain e compagni, e solo una prodezza di Handanovic, in occasione del rigore calciato da Pandev, ha impedito che il passivo fosse più pesante. Urgono cambiamenti, in attesa che il mercato di gennaio possa, a tutti gli effetti, riparare.

Alessandro Longhi: Non che i compagni di reparto del Sassuolo abbiano fatto meglio, ma il retropassaggio indirizzato in teoria a Pegolo, ma arrivato in realtà sui piedi dell’implacabile Tevez, è il gesto più disgraziato che un difensore possa mai compiere: nell’occasione, l’argentino ha segnato il terzo goal dei quattro complessivi della Juventus. Per carità, nessuna condanna a morte, può capitare.

ljajic

Adem Ljajic: Arrivato alla Roma per non far rimpiangere Lamela, il suo inizio di stagione era stato col botto: 3 goal nel giro di poche giornate, sempre da subentrato, ed un rendimento di livello assoluto. Poi, le prestazioni sono andate sempre più livellandosi verso il basso, come abbiamo avuto modo di vedere anche contro il Milan, dove Zapata e Bonera, con la loro esperienza, hanno annullato l’estro del talento serbo. Urge al più presto una reazione.

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