Speciale Europa League: tutte le avversarie delle italiane

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Europa_league_r400L’urna di Nyon ha destinato alle squadre italiane impegnate in Europa League, avversarie più o meno malleabili: aria positiva, dunque, considerato che Juve e Lazio, ad esempio, hanno evitato Tottenham e Valencia. Andiamo dunque a scoprire qualcosa di più sulle prossime rivali europee di Fiorentina, Juventus, Lazio e Napoli.

Esbjerg (Fiorentina): Non poteva esserci avversario più malleabile per la squadra di Vincenzo Montella. Quella danese, difatti, è una squadra abbastanza modesta, come dimostra l’attuale penultimo posto che ricopre in campionato, con appena 19 punti all’attivo. Eppure l’Esbjerg nel girone di Europa League ha fatto molto bene, classificandosi seconda, a quota 12 punti, dietro al Salisburgo e davanti ad Elfsborg e Standard Liegi. Solitamente i danesi si schierano con un 4-3-3 molto offensivo che, tuttavia, rischia di fare il gioco della Fiorentina. Per la quale l’unico pericolo è il freddo che Pepito Rossi e compagni troveranno quando andranno a giocare in trasferta. Dal punto di vista tecnico, difatti, tra le due avversarie c’è un abisso. A livello di individualità, l’unico nome degno di nota è quello di Mick Van Buren, olandese classe 1992, che di mestiere fa il centravanti: per lui, sin qui, 8 goal in 16 partite di campionato ma, soprattutto, 4 reti segnate nelle 8 apparizioni in Europa League.

Trabzonspor (Juventus): Ancora la Turchia nel destino della Juventus: dopo i fatti di Istanbul, Antonio Conte ed i suoi ragazzi dovranno vedersela con il Trabzonspor, squadra qualificatasi come prima nel girone della Lazio (14 punti). Insomma, non una formazione di fenomeni ma neppure di brocchi. Il Trabzonspor occupa attualmente il settimo posto in classifica nel campionato turco, a ben 15 punti di distanza dalla capolista Fenerbahce, ma a soli 4 da quel Galatasaray che ha sbattuto fuori dalla Champions League i bianconeri. Ecco perchè non bisognerà sottovalutare la squadra allenata da Akçay, tecnico che utilizza di base un 4-2-3-1. In rosa l’elemento di maggior spicco è Florent Malouda, francese ex Chelsea, che di esperienza internazionale ne ha da vendere. Ma vanno citati anche l’esterno mancini Olçan Adin, tutto velocità e fantasia, e l’attaccante austriaco Marc Janko, ex Porto, che si gioca il ruolo di prima punta titolare col brasiliano Paulo Henrique. Ma l’avversario che la Juve, più di ogni altro, dovrà temere, è la sindrome da Turchia.

Ludogorets (Lazio): In pochissimi conoscono questa squadra bulgara, che pure ha benissimo figurato ai gironi di Europa League, dove ha chiuso al primo posto con ben 16 punti sui 18 disponibili, davanti a Chernomorets, Psv Eindhoven e Dinamo Zagabria. In campionato il Ludogorets si trova al primo posto in classifica, appaiata a quota 5o punti con il Litex Lovech, mentre lo scorso anno ha vinto il titolo nazionale. Come dicevamo, si tratta di una formazione sconosciuta ai più, ma da prendere decisamente con le molle. Schierato con un moderno 4-2-3-1, il Ludogorets ha la sua punta di diamante nel 24enne Roman Bezjak, centravanti sloveno che in Europa League ha già timbrato il cartellino 4 volte in 5 apparizioni. Per quel che riguarda gli altri singoli elementi, nulla di particolare da segnalare, ma è giusto evidenziare come sia il gruppo il punto di forza del Ludogorets, ad oggi grande sorpresa di questa Europa League.

Swansea (Napoli): Formazione ostica, quella che il Napoli affronterà ai sedicesimi di Europa League. Lo Swansea milita in Premier League ma è di nazionalità gallese, ed è guidata da un tecnico molto bravo e di sicuro avvenire come Michael Laudrup. Lo scorso anno la compagine britannica è riuscita a vincere la Coppa di Lega in quel di Wembley, garantendosi l’accesso, appunto, all’Europa League. Dove il superamento dei gironi è arrivato solo all’ultima giornata, con lo Swansea che si è classificato secondo, a distanza abissale (8 punti contro 14) dal Valencia. I gallesi si schierano col 4-2-3-1, che li rende parecchio imprevedibili, grazie soprattutto al gioco degli esterni. La stella della squadra è lo spagnolo Michu, centrocampista con un vizio del goal tale da essere spostato nel ruolo di centravanti: per lui, lo scorso anno, ben 22 goal segnati in 43 partite disputate. Meno bene sta andando nella stagione in corso, ma è un giocatore da tenere sempre sotto controllo, come pure l’intera batteria dei trequartisti, con Patricio Hernandez su tutti. Attualmente, lo Swansea occupa il decimo posto in Premier League.

 

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