“L’auspicio è continuare a crescere e far sì che la squadra del Palermo diventi figlia del proprio allenatore: in pochi mesi non si costruisce niente, nessuno ha la bacchetta magica, per il 2014 mi aspetto una crescita del gruppo, ai tifosi chiedo invece di continuare a sostenerci perché abbiamo bisogno del loro apporto per tornare in Serie A”. Sono le parole, affidate al sito della società, dell’allenatore della formazione rosanero, Giuseppe Iachini, che approfitta dell’inizio dell’anno nuovo per tracciare un bilancio di quanto fatto in questa prima parte di stagione.
“Col mio arrivo a Palermo ho cercato di portare le mie esperienze, se andiamo a guardare le squadre che sono al vertice, tutte hanno potuto lavorare dal ritiro estivo e molte di loro lavorano assieme da diversi anni -prosegue il tecnico subentrato a fine settembre a Gennaro Gattuso sulla panchina del club siciliano-. Io dal mio arrivo ho dovuto cercare di creare una organizzazione tale da trovare l’equilibrio giusto nelle due fasi, quella di possesso e non possesso palla, in modo da non prendere tanti gol e andarne invece a fare, tutto questo in maniera veloce coniugando i risultati per risalire velocemente la classifica visto che eravamo al 12esimo posto”. “Cosa mi è piaciuto di più? La disponibilità dei ragazzi a mettersi sotto riconoscendo un campionato difficile come quello di B dove, settimana dopo settimana, si trovano sempre difficoltà con squadre compatte, chiuse ed aggressive -prosegue Iachini-. La cosa positiva è aver recuperato da una posizione di partenza difficile in soli tre mesi di lavoro. Tutti hanno dato una grande disponibilità, magari il giovane Belotti lo conoscevano in pochi ed ha lasciato una buona impressione, questo fa ben sperare per il futuro. Se sono tornato a Palermo in serie B è perché conoscevo questa piazza e per l’affetto che ho verso questa gente e questa società”.
