Immobile capocannoniere della serie A dopo la tripletta al Livorno: “adesso sogno il Brasile”

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immobileImmobile formato Mondiale. Il centravanti del Torino per una notte e’ il capocannoniere del campionato e sogna ora il Brasile. “Non ci avrei mai creduto dopo la scorsa annata difficile – festeggia dopo aver raccolto la standing ovation di tutto l’Olimpico al termine della partita col Livorno -. Un attaccante non sbaglia mai due stagioni consecutive e io volevo dimostrare di che pasta sono fatto. E’ emozionante perche’ neanche a Pescara ero riuscito a fare tre gol in una partita: la dedica e’ per la mia famiglia. Ora mi porto a casa il pallone della gara”. La prima tripletta in serie A riporta forte la candidatura di Immobile per i Mondiali: “Mister Prandelli mi conosce, sa l’impegno e la dedizione che metto: se mi chiamera’, daro’ il massimo, come sto facendo qui al Toro”. Il Toro non segnava da quattro partite. Col Livorno ne ha fatti tre con lo stesso giocatore, Cerci ne ha falliti un altro paio. Giampiero Ventura la mette sull’ironia: “I nostri attaccanti non andavano in gol da quattro gare ed era diventato un caso nazionale, mi avevano chiamato perfino Napolitano e Renzi… – sorride il tecnico granata -. Semplicemente sono cose che fanno parte del percorso di una stagione. Mi dispiace per Cerci perche’ ha fatto una buonissima partita. E’ uscito arrabbiato? Si’ perche’ voleva fare gol. Ma dovrebbe essere contento perche’ e’ tornato il Cerci esplosivo che conosciamo. Credo che fara’ un grande finale di stagione, adesso aspettiamo anche i suoi gol, magari li ha tenuti per la Roma…”. Il tecnico del Torino plaude la prova dei suoi: “Sono contento per i giocatori, andavano gratificati con una vittoria, le giocate sono state quasi tutte giuste e abbiamo ancora margini di miglioramento. Il nostro obiettivo e’ di arrivare a fine stagione con una mentalita’ di squadra che se vuole, puo'”. Il Livorno invece ha fatto un brutto passo indietro dopo il successo sul Bologna. “Volevamo fare un altro tipo di partita, ma non e’ facile se si gioca a ritmo basso e con un atteggiamento non propositivo – riflette l’allenatore dei toscani, Domenico Di Carlo -. Poi Immobile e Cerci hanno fatto la differenza. Bisogna giocare da squadra e non da singoli. Non siamo riusciti a dare continuita’ alla vittoria con il Bologna, ora dobbiamo ricompattarci e andare a Bergamo per fare una gara veloce e concreta”.

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