E’ diventata davvero intricata la situazione legata a Clarence Seedorf, la cui conferma alla guida del Milan è davvero in bilico. Gran parte dello spogliatoio sembra non poterne più dell’olandese, la cui unica colpa è forse quella di imporre la sua enorme personalità. Lo stesso Adriano Galliani si è più volte scontrato con Seedorf, al punto che starebbe cercando di convincere Silvio Berlusconi a dargli il benservito a fine stagione. Una strada che il Presidente rossonero sarebbe anche tanto di percorrere, se non fosse per l’ingaggio di 3 milioni di euro netti fino al 2016. In un momento poco florido per le casse societarie, sarebbe un problema non da poco, visto che difficilmente l’ex fuoriclasse si tirerebbe fuori di sua spontanea volontà. Si sta parlando tanto, in questi giorni, di Vincenzo Montella, ma l’ipotesi pare poco realistica. Per liberarlo dal suo attuale incarico alla Fiorentina, il Milan dovrebbe versare qualcosa come 7 milioni di euro nelle case del club toscano: decisamente impossibile, senza considerare che andrebbe garantito un certo ingaggio allo stesso tecnico campano. Discorso dell’ingaggio che vale anche per Luciano Spalletti, esonerato nelle scorse settimane dalle Zenit. Ecco perchè è più realistico credere, nel caso in cui Seedorf venisse cacciato, alla promozione di Pippo Inzaghi dalla Primavera. L’ex centravanti rossonero piace a tutti, ed è sponsorizzato soprattutto da Galliani. Ha dalla sua il vantaggio di non costare troppo, in quanto è già sotto contratto con il Milan e non pretenderebbe cifre esorbitanti. Insomma, siamo all’intrigo…
Intrigo Seedorf: non è più gradito, ma quell’ingaggio…
