Juve, l’effetto Llorente torna a farsi sentire

CalcioWeb

llorenteA leggerle adesso, certe parole associate a Fernando Llorente fanno davvero sorridere: paracarro, inutile, malsopportato, scarso, bidone, sono solo alcuni dei termini con il quale veniva definito il bomber spagnolo, ingaggiato dalla Juve la scorsa estate a costo zero. dopo la scadenza del contratto con l’Athletic Bilbao. Critiche presto finite nel nascondino, sotto i colpi di un centravanti degno di tale nome, che ha contribuito a far compiere un deciso salto di qualità alla Juventus. Certo, dal 2 marzo fino a ieri Llorente era rimasto a secco, palesando una stato di forma abbastanza precario. Ma da che calcio è calcio ogni attaccante può vivere un momento poco brillante, è fisiologico e fa parte del gioco. La doppietta siglata ieri contro il Livorno, decisiva, ha restituito ai bianconeri il vero Llorente, quello di cui Conte proprio non riesce a fare a meno. E se nel secondo goal, realizzato con il più classico dei colpi di testa, è stato agevolato dall’intervento poco felice di Bardi, in occasione della prima realizzazione il centravanti iberico ha sfoggiato il repertorio del grande attacante che è: controllo della palla, movimento spalle alla porta e tiro implacabile insaccatosi con potenza estrema. Altro che bidone, i numeri parlano chiaro: 38 partite giocate in tutte le competizioni, con 15 goal all’attivo, senza neppure un rigore calciato. Numeri da bomber di razza, numeri da Fernando Llorente, con buona pace di chi lo aveva bocciato prima ancora di vederlo all’opera.

Condividi