Bufera sul Sindaco Fassino dopo l’incredibile gestaccio ai tifosi del Toro [VIDEO]

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fassino dito medioBufera sul sindaco di Torino, Piero Fassino, per aver risposto con un gestaccio (dito medio alzato) a un gruppo di ultras del Torino che lo stavano insultando. L’episodio e’ avvenuto ieri, allo stadio Filadelfia, dove i tifosi del Torino avevano organizzato una celebrazione del Grande Torino per il 65/mo anniversario della strage di Superga. Fassino, notoriamente juventino, interviene dal palco per ricordare il significato di quella tragedia per tutta la citta’, e per portare l’impegno dell’amministrazione a rifare lo stadio Filadelfia. Ma dal momento stesso in cui sale sul palco alcuni ultras granata cominciano a contestarlo, cercando di farlo smettere. Al sindaco scappa la pazienza, conclude cosi’ il suo discorso: “Il sindaco sara’ pure un gobbo di merda, come urlano questi qui in prima fila, ma sara’ il sindaco a ricostruire il Filadelfia e questo e’ quello che conta”. La contestazione, pero’, non si placa. Anzi, continua anche dopo che il sindaco (di fede juventina) ha lasciato il palco. I contestatori vogliono che se ne vada: perche’ e’ un rappresentante delle istituzioni; perche’ e’ un tifoso della Juve; perche’ e’ un rappresentante della “vecchia politica”. A quel punto Fassino si volta verso i contestatori e mostra loro il dito medio alzato. Quel gesto e’ pero’ stato ripreso con un consigliere comunale di Torino del Movimento 5 Stelle, Vittorio Bertola, presente sotto il palco. Bertola lo ha poi pubblicato in rete su youtube, e ha diffuso questo commento: “”Altro che presidente della Repubblica, questo e’ l’emblema di un sindaco incapace di gestire il dissenso e incapace di dialogare con una citta’. Un sindaco che reagisce alle contestazioni con il gesto del dito medio e’ un sindaco che non puo’ rappresentare la Citta'”. Anche il capogruppo della Lega Nord a Torino, Fabrizio Ricca, ha invitato il sindaco riferire in Consiglio Comunale. Fassino, che dapprima aveva negato il gesto, oggi ha espresso rammarico per averlo fatto. “E’ stata una reazione umana, istintiva. Ma sia chiaro che sono stato io l’aggredito” ha precisato, riferendo che qualcuno ha anche tirato verso di lui delle pietre. “Siamo di fronte a comportamenti intimidatori violenti, inaccettabili – ha detto -. Ieri ho voluto essere presente allo stadio, dove ero stato invitato, consapevole del valore della giornata del 4 maggio per i tifosi granata. E ci sono rimasto nonostante la violenta intimidazione. Il Torino e’ parte integrante della storia della Citta’. Un ristretto gruppo di ultras ha invece ritenuto di aggredirmi. So che quelle intemperanze violente non corrispondono ai sentimenti dei tantissimi tifosi granata. Ma questi episodi non devono farci dimenticare che la giornata di ieri era dedicata alla commemorazione del Grande Torino e all’avvio della ricostruzione del Filadelfia. Sono questi i valori che contano. Mentre non sono in alcun modo tollerabili comportamenti intimidatori e aggressivi, terreni di coltura di violenze che, come si e’ visto a Roma, portano a tragedie”.

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