Marcello Lippi: “Il Guangzhou sarà il mio ultimo club”

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Così l’ex CT campione del mondo: “Questa è la mia ultima esperienza con un club, ma in una Nazionale…”

lippiMarcello Lippi parla ad Omnisport della sua esperienza al Guangzhou e spiega i motivi che l’hanno portato al rinnovo del contratto con la società cinese: “Ho deciso di prolungare il mio contratto con il Guangzhou perchè il mio lavoro ha dato presto i suoi frutti, la squadra è cresciuta in maniera prematura. Il club mi aveva detto che avremmo dovuto vincere la Champions League asiatica in cinque anni, lo abbiamo fatto dopo solamente un anno e mezzo. Credo che questa squadra possa fare bene a lungo, per questo motivo abbiamo deciso di prolungare la permanenza con il mio staff“.

Inutile però dire che le difficoltà sussistono, soprattutto nel gap tecnico col calcio europeo: “E’ però difficile per squadre come la nostra poter competere a livello internazionale, soprattutto quando incontri squadre dell’Europa. Se giochi come abbiamo fatto noi contro il Bayern Monaco o eventualmente l’anno prossimo contro il Real Madrid, ti rendi facilmente conto che c’è ancora un gap troppo elevato. Penso che anche alcuni miei giocatori, dovessero giocare in Europa, potrebbero avere delle difficoltà all’inizio. Credo però che (XinlI) Peng, Xiaoting (Feng), Kim (Young-Gwon) potrebbero sicuramente fare la loro figura in un importante club europeo. E’ chiaro che sotto altri punti di vista il calcio cinese ha ancora molto da imparare dal calcio italiano e dal calcio europeo in generale. Ci vuole soprattuto la cultura calcistica, manca anche l’astuzia e la scaltrezza tipica di altre zone. Quando si è giovani qui non si gioca allo stesso modo come nelle altre zone del mondo. In Cina si praticano tanti sport quando si è piccoli, ma non il calcio. Dovrebbero già cominciare a capire come si gioca al calcio nelle accademie, nelle società giovanili di calcio

Completamente diverso il discorso culturale e del modo di vivere il calcio, che in Cina è ben più evoluto:  “Di sicuro dal punto di vista psicologico il calcio cinese potrebbe insegnare molto al calcio italiano. Qui si vive il calcio come una festa, non è pensabile che possano accadere cose simili a quelle che sono accadute in Italia negli ultimi giorni. I giocatori importanti che giocano nelle squadre avversarie a quella per la quale si fa il tifo vengono osannati. Mi è capitato di essere applaudito in molti stadi, lo stesso ho visto fare nei confronti di Didier Drogba“.

Due parole Lippi le dice anche sulla Juve e sui risultati europei della squadra di Conte:  Prima di fare bene in Europa devi vincere nella tua nazione. La Juventus ha fatto una stagione straordinaria, non è affatto vero a mio modo di vedere che non ha avuto avversari, si dimentica che la Roma ha fatto una stagione altrettanto straordinaria. Nelle ultme tre stagioni vittoriose la Juventus è migliorata molto rispetto al passato, dove era andata meno bene. Conte ha introdotto delle novità ed ha creato una squadra molto forte. Adesso sono consci della loro forza e devono continuare su questa lunghezza d’onda per fare bene anche in Europa. Considero i bianconeri già tra i primi 8-10 club in Europa, ma non ancora al livello di Barcellona, Real Madrid, Chelsea, Bayern Monaco, Borussia Dortmund. Hanno bisogno di qualche importante vittoria a livello internazionale per assumere maggiore consapevolezza nei loro mezziConsidero il turn-over qualcosa di essenziale, ci sono partite nelle quali è necessario cambiare anche 6-7 giocatori. E’ impossibile poter giocare sempre con le stesse persone, a maggior ragione se coloro che fanno parte della squadra sono anche nazionali. Nel momento in cui non c’è una rotazione a molti di questi giocatori finisce quasi subito il gas che hanno in corpo

AncelottiParole di elogio anche per Carlo Ancelotti, fresco di finale di Champions conquistata alla guida del Real Madrid: E’ molto facile descrivere Ancelotti, è semplicemente il migliore. Quando parliamo delle caratteristiche che deve avere un allenatore internazionale non possiamo che riferirci a lui: esperienza internazionale, grande capacità di sfruttare le risorse umane a sua disposizione e di ascoltare le sollecitazioni che provengono dall’esterno e i suoi giocatori. Ancelotti ct dell’Italia? Io sono stato molto felice di aver allenato la squadra nazionale azzurra, vincendo il Mondiale ho sicuramente avuto la più grande soddisfazione della mia carriera, spero che in futuro anche ad Ancelotti possa accadere altrettanto“.

Ultima battuta sulla sua esperienza cinese, che sarà l’ultima in un club, almeno a sentire le parole di Lippi: Di sicuro a livello di club questa sarà la mia ultima esperienza. Non escludo in futuro che mi piacerebbe poter allenare nuovamente una squadra nazionale. In questo momento però i miei pensieri sono solamente per il Guangzhou. Non ho ancora deciso quando me ne andrò da qui, non mi sono fissato una data di scadenzaIn passato mi è capitato di essere stato contattato alcune volte dal Real Madrid, dal Bayern Monaco e dal Barcellona. Dovesse chiamari il Manchester United dire di no, ripeto che questa sarà la mia ultima esperienza come allenatore di un club. Ripeto, direi di no anche se in questo momento dovessi essere contattato dal migliore club del mondo“.

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