Intervistato da ‘Radio Capital’ sul futuro di Clarence Seedorf, Silvio Berlusconi si è espresso con un diplomatico “a fine stagione decideremo insieme al CdA“. Frasi di rito, che fanno comprendere come l’olandese sia ormai stato sfiduciato anche da colui che è stato il suo principale sponsor al momento di essere ingaggiato al Milan. A questo punto, ferma restando la pista che porta a Pippo Inzaghi, salgono le quotazioni di Luciano Spalletti, Vincenzo Montella e Roberto Donadoni. Il favorito sembra essere proprio quest’ultimo, che al Milan è di casa ed è reduce da una straordinaria stagione alla guida del Parma. Donadoni direbbe subito sì ai rossoneri, come anche Montella, sulla permanenza del quale alla Fiorentina c’è più di qualche dubbio. Berlusconi ha definito il tecnico campano “molto simpatico” ed è sicuramente il nome ideale cui affidare la ricostruzione della squadra, dopo il lungo periodo tormentato che dura ormai da troppo tempo. Spalletti ha dalla sua il vantaggio di essere al momento libero da qualsiasi impegno, pur essendo ancora sotto contratto con lo Zenit dal quale è stato esonerato, ma che potrebbe avere qualche riserva sul parco giocatori a disposizione. Nessuna possibilità, invece, per Cesare Prandelli: qualora lasciasse la guida della nazionale, il Ct andrebbe alla Juventus.
Milan: per la panchina il sogno è Montella, in ballo anche Donadoni e Spalletti
