Vedova Raciti querelata dal padre di Speziale

CalcioWeb

speziale“Questo Speziale, che io non nomino mai, è un assassino e uno spacciatore di droga. È un mercante di morte. Le magliette pro Speziale? Chiudete, non fate giocare, basta. Uno Stato forte prende delle misure forti, non è essenziale una partita di calcio, se ne può fare anche a meno”. Così si era espressa la vedova di Filippo Raciti, poliziotto rimasto ucciso durante gli scontri del derby di Sicilia del 2007. Il padre di Antonino Speziale, l’ultrà catanese condannato a otto anni per l’omicidio in questione, ha querelato la donna, presso la Procura di Milano. La reazione della donna non si è fatta attendere, ecco le sue dichiarazioni:

“Ho chiesto giustizia e continuerò a chiedere giustizia per mio marito e ora anche per me – ha detto la signora Grasso – Ci sono tre sentenze di condanna: primo, secondo grado e in Cassazione e mentre era ancora in libertà ha continuato a fare quello che ha sempre fatto, spacciare droga, tanto che ha ricevuto un’ulteriore condanna proprio per spaccio”.
“Non mi si venga a parlare di persona santa – ha proseguito – chiederò giustizia. Ho subito un calvario di sei anni, sono andata in tribunale per le tre sentenze e per l’omicidio di mio marito ho tutto il diritto di chiamare quella persona per come deve essere chiamata”.

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