Balotelli e una sconfitta tutta italiana: Liverpool ultima tappa per diventare grande

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baloIn queste ore il Milan sta perfezionando la cessione di Mario Balotelli al Liverpool, per una cifra vicina ai 20 milioni di euro. Si chiude così, mestamente, un’avventura che era iniziata con il migliore dei propositi, con l’entusiasmo delle circostanze più belle, piena di promesse, poi non mantenute. Aveva coronato il suo sogno, Mario, il 31 gennaio 2013, nel momento in cui aveva firmato un quadriennale con il Milan, la sua squadra del cuore, la passione per la quale non era mai stata nascosta, neppure negli anni all’Inter, quando arrivò addirittura ad indossare, seppur per gioco, la casacca rossonera. Era considerato l’uomo giusto da cui ripartire, Supermario, il ragazzo pronto a diventare uomo cui consegnare i sogni decaduti di una nobile del calcio mondiale. E’ andata male, proprio male, peggio di quanto si potesse pensare, peggio di quanto si potesse immaginare. Per carità, i numeri del ragazzo, nel suo soggiorno milanese, sono tutto tranne che negativi: 54 partite disputate, tra campionato e coppe varie, condite da 30 goal. Una media superiore ad una 1 realizzazione ogni 2 partite, di tutto rispetto. Poco, però, per meritarsi la riconferma dopo un anno e mezzo, per conquistarsi definitivamente l’amore di una tifoseria che è sempre stata sul punto di farne idolo incontrastato, venendo, però, spesso delusa. Perchè di mezzo ci sono state troppe pause e la discontinuità, di qualunque salsa essa sia, è un peccato mortale per chi è stato benedetto, col senno di poi incautamente, come leader e salvatore della patria. Mario si è arrabbiato, ha fatto le sue sceneggiate, ha dedicato troppo tempo ai social network in maniera sbagliata, ha odiato il gossip ma è stato il primo ad alimentarlo. Mario, semplicemente, non è cresciuto come tutti ci aspettavamo. Ed è un gran peccato, perchè parliamo di un ragazzo dal talento devastante, sin qui dimostratosi incapace di fare il salto della barricata, di arrivare nel recinto dei più grandi di sempre, ancora non del tutto preclusogli. Se ne torna in Inghilterra Balotelli, quella terra da cui era andato via dopo aver dato parecchio materiale ai tabloid del posto, per spostarsi nella sua amata Milano.

balo9Ora se ne va via, sicuramente insoddisfatto, probabilmente arrabbiato, con in corpo una gran voglia di riscatto. Adesso ha, forse, l’ultima chance di sfondare con una grande squadra, quale il Liverpool è. E’ ora di fare sul serio, di dedicare anima e corpo al mondo del calcio, lasciando al resto il giusto spazio. Nel frattempo, la sua partenza dal campionato di Serie A è da ritenersi un po’ una sconfitta per tutti: per il Milan, che su di lui aveva puntato molto, per Mario stesso, che ha perso la sfida cui teneva di più, probabilmente non solo per colpa sua, e per il calcio italiano in generale, che perde un protagonista dal quale si aspettava molto. Dopo anche il flop Mondiale, il 2014/2015 può essere per Balotelli l’anno zero, e la stagione inizia sicuramente bene, come ben dimostra il quadriennale a quasi 6 milioni a stagione firmato con la squadra di Brendan Rodgers. Prima del denaro, però, c’è la tifoseria più appassionata del mondo da conquistare e, soprattutto, c’è il Ct della Nazionale, Antonio Conte, da convincere. Mario è avvisato, dovesse sgarrare, il nuovo allenatore azzurro non perdonerebbe. Insomma, c’è davvero tanta carne al fuoco, adesso tocca a Balotelli prendere l’ultimo treno utile per l’olimpo dei più grandi: prenderlo è un dovere.

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