Parma, cronache di un disastro annunciato: Donadoni merita di pagare?

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parma 1Il Parma è in caduta libera e non dà alcun tipo di segnale di ripresa. Gli emiliani occupano il fondo della classifica con 3 punti, frutto di una sola vittoria e ben 8 K.O. Sembra incredibile, visto che la scorsa stagione, sul campo, i ducali avevano conquistato la qualificazione in Europa League (poi sottratta per altri motivi), eppure chi ha costruito la squadra che si presentava ai nastri di partenza quest’anno deve essersi fatto fuorviare proprio da quello straordinario piazzamento. E questa ipotesi è ancora più strana, visto che il nome in questione è quello di Pietro Leonardi, uno che raramente sbaglia. La sfortuna ha anche fatto il suo, visto che Paletta è da tempo indisponibile, e Biabiany è stato vittima di un serio problema cardiaco.

Tornando all’allestimento della squadra, Roberto Donadoni non ha avuto più a disposizione Parolo, l’elemento qualitativamente più importante, passato alla Lazio, Marchionni, una colonna in termini di esperienza e carattere e Amauri, centravanti non prolifico come tanti altri, ma tatticamente fondamentale, e si è ritrovato giocatori come Rispoli, reduce da anni non più che discreti in Serie B, Massimo Coda, una vita tra la terza serie e il non esattamente esaltante campionato sloveno e Belfodil, protagonista di una stagione pessima e Costa, difensore sicuramente presentabile, ma non certo un top player. L’acquisto di Lodi e l’ascesa di José Mauri non possono assolutamente bastare per ristabilire certi equilibri. Se poi, come ieri, il trio difensivo è composto da Santacroce, Felipe e Costa bisogna dedurre che, con tutto il rispetto per i giocatori nominati, le attenuanti per il tecnico aumentino.

Parma-Verona-intervista-Donadoni-300x225Tuttavia, vale sempre la legge per la quale è più “pratico” punire uno piuttosto che 25, e pertanto Donadoni è sulla graticola. Molto probabilmente, se la sconfitta di ieri non fosse arrivata in un turno infrasettimanale, l’ex c.t. avrebbe già ricevuto il benservito, ma in dirigenza sanno che esonerare di giovedì è una follia. Ecco che la sfida casalinga contro l’Inter rappresenta l’ultima spiaggia per il tecnico.

Il Parma ha tutte le carte in regola, anche con questo organico, per potersi salvare. E’ sicuramente necessario uno scossone, che non  deve necessariamente essere rappresentato dall’allontanamento di Donadoni, dal momento che questo disastro, forse non con queste proporzioni, era in qualche modo annunciato. L’errore di base è stato probabilmente quello di aver alzato l’“asticella” delle aspettative dopo una stagione che evidentemente non era più che un exploit.

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