Arbitri, Rizzoli: “arbitrare in Italia è più difficile che all’estero”

CalcioWeb

Rizzoli spiega quanto è difficile arbitrare in Italia

L’Italia è un Paese fatto di incontentabili. Lo sanno bene i nostri arbitri che si trovano ad essere contestati (e a volte anche picchiati) per decisioni controverse, dalle categorie inferiori sino alla serie A. Durante il 38° premio internazionale ‘Sport e Civiltà’, è salito sul palco a ritirare un premio il fischietto internazionale Nicola Rizzoli“Ho iniziato ad arbitrare per caso. Ero un giovane calciatore e mi infortunai. Fu così, a 16 anni, che su consiglio di un amico mi avvicinai alle regole del calcio: le volevo studiare per poter poi controbattere l’arbitro durante le partite.”

“E’ più difficile arbitrare in Italia che all’estero – continua Rizzoli – arrivare secondi non è una sconfitta, ma nel calcio italiano non si riesce a ragionare in questo modo, arrivare secondi è paragonato ad un insuccesso. La violenza sugli arbitri nelle categorie inferiori e nel calcio giovanile? Difficilmente riesco a fare un’intervista nella quale non mi venga chiesto se io, nella mia carriera, sia mai stato picchiato, e questo trovo che sia inaccettabile. Non credo che a Baggio o a Messi vengano fatte queste domande…”.

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