Da tecnico della Juve a ct azzurro: la doppia faccia di Conte

CalcioWeb

Conte si era scontrato con Prandelli per il caso Chiellini

Antonio Conte è da alcuni mesi il nuovo ct della Nazionale italiana e cerca di cambiare tendenza al calcio azzurro, che viene da anni deludenti. L’esperienza al Mondiale in Brasile è stata disastrosa e l’arrivo dell’ex allenatore della Juve sulla panchina dell‘Italia ha riportato un po’ di entusiasmo, grazie anche ai risultati ottenuti nelle qualificazioni a Euro 2016. Il ct, però, si è confrontato con i tecnici di Serie A per instaurare con loro un rapporto più utile. Conte vuole chiarire che la Nazionale viene prima di tutto e chiede la possibilità di vari stages per valutare i calciatori. L’allenatore leccese vuole il bene del calcio azzurro ma le sue richieste e i suoi moniti alle squadre e ai tecnici del massimo campionato italiano potrebbero risultare esagerati. Soprattutto, considerando il comportamento di Conte nella sua esperienza sulla panchina juventina. Ci viene, infatti, un dubbio: Conte avrebbe concesso gli stages a Prandelli?

FIFA World Cup 2014 qualification match Italy vs Czech RepublicIntanto, il commissario tecnico vorrebbe quello che non ha mai avuto nessuno. Ma soprattutto, fa una proposta che probabilmente non accetterebbe se fosse dalla parte degli allenatori di Serie A. Infatti, a inizio anno scorso, Conte è stato protagonista di un’accesa polemica con Prandelli, suo precedessore, per il caso Chiellini: il difensore non giocava titolare da tre settimane con la Juve per un piccolo problema fisico ma era convocabile e l’ex ct lo ha chiamato per la prestigiosa amichevole contro la Spagna. L’ex allenatore dei bianconeri si è poi infuriato con Prandelli, dichiarando: “trovo questo comportamento poco garbato e poco educato”. “Quando vedo un giocatore in campo o in panchina, io ho il diritto, ripeto il diritto, di chiamarlo. Al massimo era la Juve che avrebbe dovuto chiamarmi, se c’era un problema. I loro medici ci avevano comunicato che tutti i giocatori della rosa stavano bene” ha successivamente spiegato Prandelli.

conteAS0_8507-640x415L’allenatore leccese, nelle prime conferenze da tecnico della Nazionale italiana, ha puntato il dito sulle squadre italiane parlando della crisi del calcio italiano:”Lippi mi ha fatto notare che nel 2006 il 64% dei giocatori della Serie A erano italiani: adesso questa percentuale si è dimezzata. È un dato che deve far riflettere sulle difficoltà che ci sono a fare il ct e su quelle che stiamo avendo a livello europeo con i club e di Nazionale. Bisogna trovare un modo per aumentare il numero di italiani in campo, sarebbe una cosa importante” ha detto il ct azzurro alla presentazione della sfida dell’Italia contro la Croazia. Quando era alla Juve, però, anche lui partecipava a questa media così bassa e negativa per il movimento calcistico italiano, schierando sistematicamente minimo 6 stranieri nella formazione titolare bianconera.

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