Milan, Inzaghi sconsolato: “partita condizionata da rigore ed espulsione”

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Il tecnico del Milan Inzaghi commenta l’ennesima sconfitta nel posticipo contro il Napoli

Ennesima sconfitta per il Milan di Inzaghi che prosegue nel periodo nero. Il tecnico ai microfoni di Sky al termine della partita ha dichiarato: “io resto fino al termine della stagione? Sono sei mesi che si parla del mio futuro, penso solo al campo. Perdere un giocatore dopo pochi secondi è dura, oggi non posso dire nulla come spirito. Quando poi prendi gol molli un po’ e dispiace, non meritavamo questo passivo. Oggi alla squadra non si può dire nulla. Alla squadra chiedo lo spirito che c’è stato stasera, come voglia non posso dire nulla ai ragazzi. Inoltre possiamo inserire qualche giovane”.

LaPresse/TanoPress
LaPresse/TanoPress

“Non commento la reazione di Destro, aveva dato tanto e con Pazzini speravo di essere pericoloso nelle ripartenze. Quando giochi contro una squadra così forte in dieci è molto difficile e quando prendi gol è finita. Se subisci reti al 70′ poi è impensabile ribaltare la gara, il loro palo è entrato mentre il nostro con Bonaventura è uscita”. Infine: “nella mia carriera da allenatore questo anno sarà fondamentale. Alla squadra ho fatto rivedere la partita dell’andata, quella era stata la gara perfetta. Il rimpianto più grosso è gennaio-febbraio, ci sono mancati 15 giocatori ma ho sbagliato ad abbandonare il 4-3-3″.

“Poi tutto diventa più difficile quando ogni gara diventa una finale. Forse l’assenza di Montolivo è un rimpianto. Di una stagione del genere bisogna tenere tutto, io dopo qualche mese ho capito tante cose. Dispiace perché eravamo partiti molto bene, ma a inizio 2015 c’è stato questo black-out e abbiamo fatto fatica a riprenderci”.

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