Gianluigi Donnarumma è destinato a diventare uno dei pilastri del Milan del futuro, oltre che del presente. Galliani deve ringraziare il capo scouting Bianchessi che scrisse una relazione a dir poco convincente sul portierino diventato titolare con Mihajlovic
“Impressionante”. E’ questo l’aggettivo più ricorrente nella relazione scritta dal capo scouting del Milan, Mauro Bianchessi, su Gianluigi Donnarumma. Era il 5 febbraio del 2013 quando Galliani ricevette il foglio di presentazione del baby portiere che diceva più o meno così:
“Struttura fisica: impressionante. Forza e tecnica: dotatissimo. Lettura della partita e copertura della porta e del campo: impressionante. Ragazzo positivo: il più forte visto in 25 anni di carriera”. Galliani non ci mise molto a convincersi che si trattava di un potenziale campione e a Bianchessi disse: “Va da lui e non muoverti, che ci vogliano due giorni o sei mesi'”.
Allora Donnarumma aveva ancora 13 anni e non poteva essere tesserato, ma appena festeggiato il quattordicesimo compleanno, Gigio si è trasferito da Castellammare a Milanello dove in poco tempo ha scalato le gerarchie: Giovanissimi, Allievi, Primavera e prima squadra.
Sinisa Mihajlovic ha il grande merito di averlo lanciato in Serie A titolare nel Milan, ma Donnarumma sta ripagando la fiducia del serbo con prestazioni di alto livello e con una media voto del 6,25. Il futuro è tutto dalla sua parte. A breve compirà 17 anni e tra un anno, al diciottesimo compleanno i rossoneri sono pronti a fargli un regalo: un bel quinquennale per blindarlo.