9^ giornata Serie A: Torino e Lazio all’ultima emozione, crollo Inter, Fiorentina show [FOTO]

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CalcioWeb

Si è conclusa la tornata di partite prevista oggi, a partire dalle h:15,00, per la 9^ giornata di Serie A. In copertina ci finisce la Fiorentina, capace di espugnare l’ostico Sant’Elia: sconfitta a domicilio per il Cagliari, 3-5 il rocambolesco risultato finale. Un successo figlio della svolta tattica impressa da Paulo Sousa ai viola, già assaporata in Europa League: difesa a 4, centrocampo a tre e doppio trequartista, in appoggio a Kalinic. Proprio il bomber croato è tornato a brillare: ben tre i suoi goal, che seguono la doppietta segnata in terra europea. Ma il vero fiore all’occhiello, oggi, è stato Bernardeschi, autore di due bellissime segnature. Alleggerito da compiti difensivi, allontanato dalla fascia, restituito al suo rolo naturale di trequartista, il giovane talento viola ha reso come raramente, altre volte, aveva saputo fare. Il Cagliari ha saputo reagire solo dopo l’imbarcata, grazie anche alla palese demotivazione che ha colto gli ospiti dopo il netto vantaggio. E dire che proprio i ragazzi di Rastelli avevano trovato il momentaneo vantaggio, pochi minuti dopo il via, grazie a Di Gennaro. Alla fine a sorridere è, però, Paulo Sousa, capace di dare risposta ai tanti detrattori che, negli ultimi tempi, lo avevano massacrato oltremodo.

LaPrese/Francesco Mazzitello
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Torna a vincere anche il Napoli, in casa di un Crotone sempre più deficitario: 1-2 il risultato finale, arrivato nonostante l’espulsione rimediata, alla mezz’ora, da uno sconcertante Gabbiadini. L’attaccante, schierato dal primo minuto, ha ben pensato di farsi cacciare per un assurdo fallo di reazione in mezzo al campo. Per sua fortuna, il Napoli non ha pesantemente risentito dell’inferiorità numerica: al momento del rosso, i campani erano avanti di un goal, firmato da Callejon e, poco dopo, hanno trovato anche il raddoppio, grazie all’autorete di Salzano. E il Crotone? Poca roba, ha preso ad attaccare solo negli ultimi venti minuti, trovando l’inutile goal di Rosi appena prima del triplice fischio. I tifosi hanno contestato Nicola, considerato il principale artefice della drammatica, sportivamente parlando, classifica dei calabresi. Ma sarebbe bene sottolineare anche le responsabilità di dirigenza e proprietà, che non hanno saputo allestire una squadra competitiva. Lo scorso anno Frosinone e Carpi, pur palesemente inferiori sulla carta alle rivali, seppero vendere cara la pelle. Il Crotone, invece, ha messo assieme 1 punto in 9 partite ed è già prossimo alla resa: colpa di tutti, nessuno escluso.

LaPresse/Mauro Locatelli
LaPresse/Mauro Locatelli

Continua il momento negativo dell’Inter: sconfitta in casa dell’Atalanta, 2-1 il risultato finale, a deciderla il rigore realizzato all’88’ da Pinilla. E’ stato un match molto intenso quello disputato dalle due compagini nerazzurre ma, di fatto, gli orobici hanno legittimato il successo mostrando qualcosa di più sul piano del gioco. Ad un certo punto della ripresa, in particolare, la squadra di Gasperini ha lavorato ai fianchi l’Inter, abile a resistere grazie ad un sempre attento Handanovic. La posizione di De Boer, adesso, si fa precaria. Nonostante le parole al miele riservategli da Ausilio nel prepartita, l’ombra di Blanc si fa sempre più lunga su di lui. Sempre più sorprendente, invece, l’Atalanta, figlia della grande cultura del lavoro di Gasperini.

Grandi emozioni tra Lazio e Torino, che hanno impattato sul 2-2, in una sfida che ha avuto l’andamento delle montagne russe. Vantaggio di Iago Falque nel primo tempo, poi il festival del goal, nella ripresa: pari in acrobazia dell’ex Immobile, vantaggio del giovanissimo Murgia, subentrato ad un evanescente Keita, e pareggio su rigore di Ljajic. Applausi ai due allenatori, che hanno molti punti in comune: Simone Inzaghi e Mihajlovic si confermano sempre molto lucidi ed attenti nell’analizzare le partite e, soprattutto, mai timorosi nel lanciare i giovani. Da segnalare, infine, il pareggio a reti bianche tra Empoli e Chievo. Classica sfida salvezza, con i clivensi rimasti in dieci, nell’ultima parte del match, per il doppio giallo rimediato da Castro. Illusione del vantaggio per la squadra di Maran, nel primo tempo, con un colpo di testa di Gamberini che la goal line technology ha però vanificato.

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