Ferrero e la sua presunzione: “prima di me Samp poco conosciuta”. E su Cassano e Giampaolo…

CalcioWeb

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, si è lasciato andare ad un pizzico di presunzione, poi ha toccato diversi argomenti

Ospite a ‘Gradinata Sud’, il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, toccando diversi argomenti di stretta attualità blucerchiata. Ecco le dichiarazioni raccolte da ‘Primocanale.it’ a cominciare dall’obiettivo: “Ci salveremo. I tifosi ci sappiano aspettare, la mia Samp non è a rischio e non è in vendita”. 

Sul mercato:  “Ho fatto di tutto per trattenere Eder. Lui ha chiesto di essere ceduto più volte, io gli ho adeguato il contratto. Dopo le sue insistenze ho deciso di lasciarlo andare. Correa? Mi sono fatto 12 ore di volo per prendere quello che veniva definito un fenomeno. Successivamente pianse chiedendo di essere ceduto”.

Su Cassano: “Ho stima di Antonio Cassano, ho fatto di tutto per portarlo a Genova. Ma la decisione è presa. Non sarà reintegrato. E’ una decisione societaria”.

Sull’arrivo di Pradè e sul suo ruolo: Si occuperà dell’area tecnica e lavorerà insieme ad Osti. La Samp non mi è stata regalata da nessuno. Sto ancora pagando 26 milioni di marchio. Da quando ci sono io la società è sempre stata sana”.

Ferrero si lascia poi andare ad una dichiarazione che svela un velo di presunzione:  “La sciarpa in testa? Ho dato una rinfrescata ad un ambiente conservatore. Prima la Samp era conosciuta tra Recco e Chiavari. Ora ne parla il mondo. Sono arrivato qui dicendo di essere romanista. Adesso della Roma non me ne frega niente. La Samp è la mia vita, soffro come un cane”.

Infine su Giampaolo: “La classifica è bugiarda. Ci mancano 4 punti. Giampaolo non è in discussione, non lo è mai stato. E’ un professore di calcio. Finchè c’è Ferrero c’è Giampaolo. Non retrocederemo, i tifosi stessero tranquilli. Derby? Spero sarà una festa, ma ho deciso di non parlarne”.

Condividi