Fiorentina, Sousa: “Genoa? Fisicamente sono messi meglio di noi”

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Paulo Sousa parla, in conferenza stampa, alla vigilia della ripresa della gara contro il Genoa: “sarà una sfida molto interessante ed equilibrata”

Ancora sessantatre minuti da giocare: giovedì 15 dicembre, alle 20, riprende Genoa-Fiorentina, gara valida per la terza giornata del campionato di Serie A interrotta a settembre a causa di un temporale particolarmente violento. In conferenza stampa, alla vigilia, è intervenuto Paulo Sousa. “Non mi era mai successo di riprendere una partita, io preparo la gara nello stesso modo. Con tutti questi impegni ravvicinati la cosa più importante è lavorare sui recuperi, spiega. “Da oggi iniziamo a concentrarci su quello che crediamo possa essere la partita di domani”.

Riguardo agli avversari, Sousa dice: “Ho conosciuto Juric a Coverciano l’hanno scorso e mi espresse grande stima per il nostro tipo di calcio, quindi ci conosce bene. Anche lui propone un gioco offensivo, ha una squadra fisica che sta molto e li ritengo superiori a noi dal punto di vista fisico. Per questo sarà una sfida molto interessante ed equilibrata, spero che la continuità dei nostri risultati ci permetta alla fine di vincere. Approccio sbagliato a settembre? Sono due momenti molto diversi rispetto a come erano loro e come eravamo noi. Ogni partita è un esame di maturità e sarà sempre così. Vogliamo sempre migliorare e superarci. Cosa si può imparare da Genoa-Juve? Sono partite e protagoniste diverse”.

borja-valeroIl punto sugli infortunati: “Le condizioni di Borja Valero e Babacar? Non ho ancora parlato col dottore, ho visto solo Borja che sta recuperando e vediamo se oggi riesce a darci un feedback positivo. Dipende da come si presentano oggi sia loro che gli altri per prendere le migliori decisioni. Toledo sta recuperando e adesso è quasi completamente integrato”, spiega Sousa. “Giocare con due punte? Loro a livello agonistico e di aggressività sono molto forti ma non è questione del numero di attaccanti, e poi vediamo come sta Baba”.

Chiesa? Nel settore giovanile ha giocato quasi sempre da esterno, io voglio aiutarlo a migliorare per dare più risorse alla squadra. E’ molto giovane e ha tanti margini di miglioramento davanti a sé. Kalinic? Qualcuno cambia idea in base al momento migliore o peggiore sotto porta. Lui è un giocatore e un ragazzo straordinario sia dal punto di vista tecnico-tattico che umano. Sia come compagno, che come giocatore e come persona”, conclude.

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