Lazio, Immobile si racconta a tutto tondo: dai fischi dei tifosi del Torino al rapporto con Ventura

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Nel corso del mercato estivo è arrivato alla Lazio con la grande responsabilità di dovere sostituire uno come Klose nel cuore dei tifosi biancocelesti. Dopo la prima parte di stagione possiamo dire che la missione di Ciro Immobile è perfettamente riuscita: reti a grappoli e grandi prestazioni al centro del magico tridente con Keita e Felipe Anderson. Intanto il bomber del tecnico Simone Inzaghi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di ‘Premium Sport’: Sono contento di essere alla Lazio, è la squadra che quest’estate più di tutte mi ha voluto, e posso dire che questo è proprio un matrimonio perfetto. L’anno scorso a gennaio ho deciso di tornare a Torino perché la squadra era in difficoltà e volevo dare una mano a chi mi aveva lanciato nel grande calcio e mi voleva bene. Mi avevano cercato anche altre squadre, per prima la Sampdoria, ma io ero troppo legato al Toro, per quello decisi di tornare in granata”. E a questo proposito Immobile si è soffermato sulla brutta accoglienza riservatagli dallo stadio ‘Grande Torino’ nella partita di questo autunno contro la Lazio: “In questa stagione i fischi dei tifosi granata mi hanno fatto molto male, anche se voleva dire che mi avevano amato moltissimo. Comunque io non ho voluto dire come siano andate veramente le cose: chi ha voluto capire le scelte, che non sono state solamente mie, ha capito il mio gesto di non esultare”. 

Immobile ha parlato anche del suo ex compagno in granata, ora partner d’attacco in Nazionale, Andrea Belotti: Sono felice che stiamo facendo bene perché prima dell’Europeo si diceva che gli attaccanti in Italia scarseggiavano, invece adesso con il mister Ventura per fortuna siamo riusciti a ingranare bene. Io e il Gallo stiamo facendo bene, siamo primi nel girone, sarà difficile arrivare al Mondiale ma sono felice di questo momento. Per fortuna che in Nazionale si gioca con le due punte e non c’è bisogno di fare a meno di uno dei due. Spero di mantenere il posto in azzurro perché già l’ho perso con Conte e non vorrei perderlo anche con Ventura”. Infine l’attaccante della Lazio spende belle parole proprio per il tecnico Gian Piero Ventura: Con lui ho sempre avuto un rapporto umano specialenei momenti difficili si faceva sentire come persona, mi stava vicino. Stavamo ore a parlare nel suo ufficio, mi diceva dove avrei potuto migliorare e perché in quel momento non riuscivo a segnare. Mi tranquillizzava a livello mentale e a livello tecnico mi ha insegnato a giocare in tutti i modi e questo mi è servito molto per dopo. Grazie a lui sono cresciuto tantissimo”.

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