Serie A, lotta salvezza ormai chiusa: non è un caso che due ‘retrocesse’ su tre vengano dalla B

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SERIE A, LOTTA SALVEZZA CHIUSA – Ormai per quelle tre lì in fondo non sembra esserci davvero più spazio per sognare la permanenza in Serie A. Dopo 21 giornate di campionato Crotone, Palermo e Pescara hanno accumulato un ritardo troppo considerevole dal quartultimo posto occupato dall’Empoli. La vittoria casalinga di oggi da parte dei toscani contro l’Udinese, unite alle sconfitte dei rosanero e degli uomini di Massimo Oddo con il solo pareggio conquistato dai calabresi sul campo del Genoa, sembrano mettere la parola fine alla lotta salvezza. Se andiamo a guardare i numeri delle squadre impegnate nella lotta per non retrocedere nei principali campionati europei, e li confrontiamo con quelli delle nostre piccole, il calcio italiano sta offendo la battaglia meno incerta. Dati imbarazzanti che rischiano di falsare il nostro campionato visto che, dal 16^ posto occupato dal Genoa fino al 10^ del Bologna, troviamo tutti club che avevano la salvezza come obiettivo principale di questa stagione, e a gennaio rischiano già di giocare senza uno scopo ben preciso. Quali sono le cause di un fenomeno che in Serie A non si era mai verificato in modo così plateale?

LaPresse/Fabio Urbini
LaPresse/Fabio Urbini

SERIE A, LOTTA SALVEZZA CHIUSA – Nei mesi scorsi, in molti avevano dato la colpa al cosiddetto ‘paracadute’, che consiste in un premio di consolazione per chi retrocede in Serie B. In questa sede ci sentiamo di dissentire da questa scuola di pensiero: come dichiarato qualche tempo fa dal presidente del Palermo Zamparini, i milioni di euro del paracadute non potranno mai raggiungere i guadagni che una squadra riesce a raggiungere restando in Serie A. Semmai il vero motivo rientra nella disponibilità economica su cui possono contare le piccole: quelle che hanno di meno finiscono inevitabilmente per soccombere. Non è un caso che delle tre squadre che sono salite dalla B in questo campionato, due si trovino già ad un passo dal ritorno in cadetteria. Da una parte il Crotone, al quale non si può chiedere di più visto il suo debutto assoluto nella massima serie: un livello troppo alto per il budget dei calabresi, che stanno andando verso la stessa sorte toccata l’anno scorso a Frosinone e Carpi. E dall’altra troviamo un Pescara al quale il mercato di gennaio non ha portato grandi migliorie: gente come Gilardino, Muntari e Bovo sono alla fine delle loro rispettive carriere, e non possono fare miracoli per salvare la barca. Ed infine il Palermo, dove il ciclo Zamparini sembra davvero ai titoli di coda: serve una nuova gestione e denaro fresco per riportare i siciliani dove meritano.

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