Sampdoria, Quagliarella racconta il dramma dello stalking: “Non sarei andato via da Napoli”

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Sampdoria, Quagliarella racconta il dramma dello stalking – Anche oggi ha fatto il proprio dovere di attaccante, siglando la rete che ha permesso alla Sampdoria di evitare la sconfitta casalinga contro un ottimo Cagliari. E’ un periodo felice per Fabio Quagliarella, che nel ritorno a Genova sembra aver trovato la sua nuova vita da calciatore, sigillato anche dal rinnovo di contratto per altre due stagioni. Ma non c’è solo questo, visto che la notizia più bella l’ha ricevuta per questioni non riguardanti il campo. Come sappiamo, il giocatore è stato vittima di stalking per cinque lunghi anni, ma adesso è tutto finito. Il colpevole, come riconosciuto dal Tribunale di Torre Annunziata, è l’ex agente della Polizia Postale Raffaele Piccolo, condannato a 4 quattro anni e 8 mesi di reclusione e al risarcimento dei danni, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

Quagliarella (Foto LaPresse/Valerio Andreani)
Quagliarella (Foto LaPresse/Valerio Andreani)

Sampdoria, Quagliarella racconta il dramma dello stalking – Così il bomber di Castellammare, subito dopo la fine del match, si è soffermato sulla questione in maniera molto commossa per il dramma patito. Ecco le sue dichiarazioni riportate da ‘La Gazzetta dello Sport’: “Ho vissuto un lungo periodo molto difficile, a causa di questa situazione. E, come me, la mia famiglia. Finalmente l’incubo è finito. Perché quando non puoi parlare o dire la tua e senti tutti dire la loro opinione, e tu devi stare zitto perché ci sono indagini in corso. Non è che da un giorno all’altro ho deciso di andare via da Napoli. Non c’era nessun motivo – ha aggiunto Quagliarella – la causa era solo e semplicemente questa. Ho tenuto botta, non è stato facile e non lo auguro a nessuno”.

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