Monchi si auto annuncia alla Roma. Lo fa ai microfoni di As, sempre mantenendo il dubbio sino alla firma ufficiale, ma le sue parole sono molto chiare. A meno di clamorosi colpi di scena la firma ci sarà.
“Sono impegnato in passaggi di potere e poco altro: il lavoro era già stato fatto, sono stati chiusi temi principalmente relativi alla cantera. E ho preparato il mio addio, che non è nemmeno facile. Ho continuato a lavorare come se dovessi restare qui a vita, volendo farlo fino a quando tutti diremo ‘E’ finita’. Se vado alla Roma? Non è fatta, ma è l’opzione più vicina. Se tutto andrà per il percorso giusto e non ci saranno colpi di scena andrò alla Roma, ma non do nulla per fatto fino a quando non c’è la firma. Marcelo arrivava in aereo per firmare per il Siviglia, ma atterrò a Madrid: per questo non voglio sbilanciarmi fino a quando tutto non sarà confermato”.
Dunque la Roma avrà il suo tanto ricercato Monchi, porterà con sè Emery? “Ho parlato con lui ultimamente ma non c’è nulla riguardo al nostro futuro nel medio-lungo periodo. Ciò che voglio è che continui a restare per molti anni al PSG, perchè significherebbe che sta facendo bene. Era l’allenatore ideale per il Siviglia. Possibili obiettivi di mercato comuni tra Roma e Siviglia? Non credo: a volte penso ancora da direttore sportivo del Siviglia, ci muoveremo in parametri differenti. Vediamo gli stessi giocatori, si, ma alla fine non accenno a conflitti di interessi: e se ci dovesse essere l’occasione, li eviterò. Ho coordinato il monitoraggio dei giocatori a Siviglia, a partire da ora bisognerà prendere decisioni ma non ho più nulla a che vedere in quel senso”.