Doping Lucioni, tutti gli altri precedenti in Serie A: da Mutu a Maradona

CalcioWeb

DOPING LUCIONI – Come un fulmine a ciel sereno. Una bufera si abbatte sul Benevento già in crisi di risultati, il capitano dei beneventani Fabio Lucioni, è risultato positivo all’antidoping. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il calciatore ha fallito il test effettuato da Nado Italia dopo la gara persa dai campani con il Torino 1-0. La sostanza rilevata nelle analisi a Lucioni è l’anabolizzante Clostebol. Ora il difensore rischia una squalifica da 1 a 4 anni.

Quello di Lucioni però è solo l’ultimo caso di una lunga serie. Di recente è toccato a Lorenzo Di Livio, centrocampista della Ternana. Il figlio dell’ex ala Angelo Di Livio è risultsato positivo alla cannabis ed è stato squalificato per cinque mesi. Nel 2010 invece toccò ad Adrian Mutu positivo alla sibutramina, uno stimolante, dopo essere gia’ incappato in un caso di cocaina, per il quale fu squalificato nove mesi. Diego Maradona nel ’91 incappò in un caso di positività all’efedrina.

LaPresse/ Marco Alpozzi
LaPresse/ Marco Alpozzi

Per la stessa polvere bianca hanno smesso di giocare  l’ex juventino Jonathan Bachini ed il portiere di Perugia e Crotone Angelo Pagotto. Francesco Flachi fu squalificato per 12 anni, mentre Christian Bucchi, attuale allenatore del Sassuolo, e Salvatore Monaco, allora al Perugia, nel 2001 si presero 16 mesi di stop, poi dimezzati, per nandrolone. Per la stessa sostanza fu squalificato per 4 mesi Edgar Davids.

Sospesi per la stessa sostanza anche Gillet (Bari), Torrisi (Parma), De Rold (Pescara), Caccia e Sacchetti (Piacenza) e Manuele Blasi. Infine c’è anche il caso di Marco Borriello che fu stoppato per tre mesi per positivita’ a prednisone e prednisolone (metaboliti del cortisone).

Condividi