Napoli, che show col turnover di Sarri e le magìe di Insigne: anche i più scettici costretti a inchinarsi allo spettacolo Azzurro

CalcioWeb

E’ un Napoli da sogno in Champions League: gli Azzurri di Sarri sono ancora in piena corsa per la qualificazione agli Ottavi di Finale, come su CalcioWeb abbiamo scritto in tempi non sospetti nel post-partita del 2-4 col Manchester City, ma nello “spareggio” contro lo Shakhtar sono andati ben oltre l’obiettivo che era quello di vincere con un gol di scarto. Il risultato finale, un rotondo 3-0, è persino bugiardo rispetto ai valori emersi in campo, con un Napoli che avrebbe potuto anche dilagare e ha dimostrato un totale predominio nonostante la qualità della squadra ucraina, capace di schierare in campo fior fior di campioni.

Adesso c’è l’ultima gara: Feyenord-Napoli e Manchester City-Shakhtar. Il Napoli deve vincere e sperare nella vittoria del “dream team” di Guardiola, primo a punteggio pieno e già matematicamente qualificato. Ma una squadra di questo livello non regala nulla a nessuno, e la qualificazione per il Napoli è quindi ancora a portata di mano. Resta il rammarico per le tante occasioni avute (compresi i rigori sbagliati) nelle gare contro lo stesso Shakhtar all’andata e contro il Manchester City, altrimenti la qualificazione a questo punto sarebbe soltanto una mera formalità. Sempre a proposito di numeri, il Napoli è una delle pochissime squadre ad aver segnato in tutte e 5 le partite del girone di Champions League, e l’unica ad aver bucato la porta del City (addirittura tre volte). E che spettacolo mozzafiato la giocata ZielinskiMertensZielinski per il gol del 2-0 sullo Shakhtar…

LaPresse/Gerardo Cafaro

A prescindere da ogni discorso legato ai numeri e ai risultati, la partita di stasera al San Paolo dice qualcosa di molto più importante. I più scettici sulla squadra partenopea, negli ultimi anni, hanno criticato al Napoli la “non adeguatezza dell’organico“, la cui forza veniva riconosciuta soltanto ai famosi “titolarissimi” considerati “privi di degne alternative“, e nello specifico sui singoli si sono fatte tante chiacchiere su Insigne considerato più volte “sopravvalutato” e addirittura “indegno di indossare la maglia numero 10 della Nazionale“, per poi rimpiangerlo quando Ventura ha incredibilmente deciso di lasciarlo fuori dal campo nel doppio spareggio mondiale contro la Svezia.

LaPresse/Alfredo Falcone

Insigne, invece, dimostra ancora una volta di essere uno straordinario top-player di valore internazionale, e un più che degno erede di Totti, Del Piero e Roby Baggio per la maglia n° 10 di una Nazionale gloriosa come quella italiana. E soprattutto stasera il Napoli ha asfaltato un avversario non certo facile da battere, con le “alternative” ai titolarissimi. Senza gli infortunati Milik e Ghoulam e lo squalificato Koulibaly, Sarri ha deciso di lasciare in panchina anche Jorginho e Allan e di spostare Hysaj sulla fascia sinistra, schierando Maggio sulla destra, Chiriches accanto ad Albiol al centro della difesa, Diawara in regia e Zielinski al suo fianco sulla linea mediana.

Insomma, il Napoli vince anche con il turnover di Sarri e (ancora) con le magìe internazionali di Insigne, al 4° gol stagionale in Champions (tre nel girone, uno nei preliminari). Uno spettacolo che, a prescindere dalla Champions, rafforza il primato degli Azzurri in campionato, verso la corsa allo storico scudetto. E adesso anche i più scettici non possono che inchinarsi.

Condividi