Napoli cosa manca per fare l’ultimo step? Sembra chiaro a tutti tranne che ad ADL…

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Il Napoli nella serata di ieri ha detto addio alla Champions League, tra gli applausi ed a testa alta sì, ma è sempre un addio che brucia. La gara di ieri lascia il tempo che trova, ovviamente i buoi erano scappati nelle precedenti uscite contro lo Shakhtar ed ora la squadra di Maurizio Sarri si trova a leccarsi le ferite, “retrocessa” in Europa League. Nonostante quanto di buono fatto dai partenopei in questo inizio stagione, un minimo di caccia al colpevole va fatto per questa debacle Champions, inutile nascondersi dietro ad un dito, il passaggio del turno era il primo obiettivo stagionale del club di De Laurentiis.

LaPresse/Ciro Sarpa

Dunque ci ritroviamo nuovamente a parlare dell’annoso quesito, cosa manca al Napoli per diventare una big? Si finirà per essere ripetitivi, ma il problema sembra evidente a tutti… o quasi. Andando a dare un’occhiata all’interno delle rose di squadre di un certo spessore, troviamo 5-6 alternative di livello in attacco. Il Napoli non le ha. Ounas e Giaccherini non convincono Sarri ed è parso evidente da sempre, se il primo è un ragazzo in crescita, il secondo probabilmente è meglio cederlo al miglior offerente che tenerlo a marcire in panchina anche quando manca Insigne. Al di là delle scelte di formazione di Sarri, non si tratta di alternative di prima fascia, anzi. Servono soluzioni a questo Napoli, investimenti lì davanti e serve anche che il tecnico si metta in testa di ruotare i suoi tre pupilli, altrimenti sarebbe tutto inutile. De Laurentiis se ne sarà accorto? Sarà disposto ad acquistare un big in attacco? Sì un big, non certo il buon Inglese. Quello del centravanti del Chievo Verona sarebbe l’ennesimo “palliativo” come quelli delle scorse annate, Pavoletti insegna (forse).

Adesso il Napoli deve rispondere, non può permettersi di abbattersi. Restano tre importanti competizioni per le quali lottare: Europa League, campionato e Coppa Italia. Ma può una squadra con sole 3 unità in attacco competere su più fronti? Forse no e non sarà certo Inglese a cambiare questo trend. Serve un big caro De Laurentiis, un pari livello del trio di pupilli di mister Sarri in modo che in caso di rotazioni il livello del gioco non cali drasticamente. Manca questo al Napoli per diventare una big, ed uno stadio tutto suo…

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