Esultanza Caputo, ecco perchè l’attaccante ‘alza’ pollice e mignolo

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ESULTANZA CAPUTOL’Empoli è in ripresa nel campionato di Serie A, inizio difficile per il club azzurro che ha portato la dirigenza ad esonerare l’allenatore Andreazzoli, esordio con il botto per Iachini che ha conquistato tre punti pesantissimi nel match contro l’Udinese. L’Empoli dovrà conquistarsi la salvezza con sacrificio, è una squadra abituata a lottare e ormai da anni punta su calciatori che rappresentano una sicurezza: uno di questi è sicuramente l’attaccante Francesco Caputo. Grappoli di gol in Serie B ma anche in Serie A il calciatore ha dimostrato di essere l’uomo determinante, può essere l’arma in più per raggiungere la salvezza.

Esultanza Caputo, la carriera dell’attaccante

Jennifer Lorenzini/LaPresse

Inizia la carriera nei campionati dilettantistici pugliesi, in particolar modo prima al Toritto e poi all’Altamura, passa in Serie C2 tra le file del Noicattaro e alla sua prima e unica stagione segna 11 gol in 29 partite. Poi la prima grande occasione, viene infatti ingaggiato dal Bari. Nella stagione 2008-2009, in Serie B, disputa 28 partite segnando 10 reti ottenendo la promozione in Serie A, riesce anche a segnare una tripletta contro il Grosseto. Poi il trasferimento alla Salernitana: 6 gol in 36 partite che però non bastano per evitare la retrocessione, fa ritorno al Bari in Serie A, categoria nella quale esordisce il 3 ottobre 2010 in Genoa-Bari (2-1), subentrando al 68′ a Paulo Vitor Barreto. Il primo gol della stagione arriva in Coppa Italia, il 28 ottobre, contro il Torino. Segna il primo gol in Serie A il 28 novembre 2010 nella partita Bari-Cesena (1-1). Nella sessione invernale del calciomercato 2011 passa in prestito sino al termine della stagione al Siena, 13 partite segna 3 gol. Ritorna nuovamente al Bari. Durante la stagione 2013-2014 non scende mai in campo a causa della squalifica sul calcioscommesse. Terminata la squalifica, torna titolare nella stagione 2014-2015 alla prima partita di campionato dopo un anno lontano dal calcio giocato. Il 31 agosto 2015 si trasferisce in prestito con diritto di riscatto all’Entella, aegna 17 gol in 40 partite di campionato e la squadra arriva ad un passo dai play-off. Il 23 giugno 2016 viene riscattato dalla società ligure, firmando un contratto pluriennale. L’Entella il 18 agosto 2017 lo cede all’Empoli per 2,8 milioni più bonus, contratto quadriennale da circa 500.000 euro a stagione.

Esultanza Caputo, il calcioscommesse

Massimo Paolone/LaPresse

Il 21 febbraio 2012 viene squalificato per 45 giorni dalla Commissione disciplinare nazionale in quanto ritenuto responsabile di comportamenti in contrasto con le pattuizioni contrattuali ufficiali, viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Bari per frode sportiva in riguardo ad alcune partite del Bari truccate in passato. Il 6 giugno 2013 viene deferito per omessa denuncia per la partita Salernitana-Bari 3-2 del 2008-2009, avrebbe incassato 7.000 euro da Luca Fusco e Massimo Ganci, avversari ed ex compagni proprio a Bari, per perdere la partita. Il 16 luglio seguente viene condannato in primo grado dalla Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC a 3 anni e 6 mesi di squalifica, il 29 gennaio 2014, il TNAS riduce la squalifica al calciatore ad un anno. Il 30 maggio 2016 viene assolto nel processo penale di Bari.

Esultanza Caputo, ecco il motivo

L’esultanza dell’attaccante Caputo è ormai famosa: il calciatore alza mignolo e pollice mimando una bevuta. Ecco il motivo. Caputo produce birra artigianale insieme a tre amici con cui è cresciuto ad Altamura. Ha anche mimato la ‘fusione’ con Donnarumma.

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