Caos Bayern Monaco, scoppia il caso Müller, Ancelotti attaccato dall’ex ds Sammer: i dettagli

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  • MULLER - BAYERN MONACO - 13 gol
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Caos Bayern Monaco – A quanto pare in casa Bayern Monaco la preparazione in vista della nuova stagione non sta procedendo nel modo più tranquillo possibile. Ci sono tanti piccoli casi che stanno creando non pochi malumori nell’ambiente del club tedesco, e il colpevole numero uno sembra essere Carlo Ancelotti, tecnico che nella sua carriera ha vinto come pochi nella storia del calcio mondiale. Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’ nel suo approfondimento, il problema più spinoso riguarda la situazione di Thomas Müller, che quest’anno rischia di passare l’intera stagione in panchina. Già nella scorsa annata il tedesco ha giocato meno del solito, e adesso con l’acquisto di James Rodriguez, pupillo di Carletto, la posizione di Müller potrebbe essere ancora più in bilico.

Caos Bayern Monaco, scoppia il caso Müller, Ancelotti attaccato dall’ex ds Sammer: i dettagli

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Caos Bayern Monaco – A quanto pare oltre ai media e ai tifosi, che evidenziano il troppo poco spazio per l’ultimo bavarese rimasto in rosa, ieri anche Matthias Sammer, che fino a un anno fa era direttore sportivo del Bayern, ha criticato apertamente Ancelotti: “Thomas non può giocare largo sulla fascia – ha spiegato –, gli manca il ritmo per farlo. Ogni tanto può partire largo e accentrarsi, ma non è quello il suo ruolo. Thomas è uno spirito libero e deve sentire questa libertà”. Secondo Sammer Ancelotti non sarebbe abituato ad allenare giocatori con le caratteristiche di Müller: “Probabilmente è un giocatore diverso da quelli che ha allenato fino ad ora, per questo non lo capisce. Ma Rummenigge e Hoeness dovrebbero trasmettergli l’importanza di Muller per la storia di questo club. Lui è l’emblema della società, nonché il futuro”. Ancelotti però non ha apprezzato il commento di Sammer: “Nessuno mi deve spiegare né la storia del giocatore né quella del club”. Ma non finisce qui, perché dopo il ritiro di Lahm, Rummenigge vorrebbe che fosse Kimmich a ereditarne il ruolo. Una confessione pubblica che però non è affatto piaciuta a Rafinha: “Credo che Rummenigge abbia dei compiti ben precisi. L’allenatore è Ancelotti, non lui. La formazione quindi la fa Ancelotti, non lui. Ho giocato 6 anni con Lahm e ho 200 presenze col Bayern. Ora spero di avere più spazio. Ne ho le qualità”.

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