Flusso anomalo su Parma-Ancona: ecco l’episodio che ha fatto scattare l’allarme

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  • Di Cesare (Foto LaPresse/Raffaele Rastelli)
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CalcioWeb

In Lega Pro è tornato l’incubo del calcioscommesse. In particolare sono sorti molti sospetti dopo la gara Parma-Ancona terminata 0-2 per la squadra di De Patre. Intervistato da ‘Il Mattino’, il responsabile della sala scommesse Intralot di Licola (Napoli) ha dichiarato:

“Siamo i primi danneggiati da quel flusso anomalo di giocate sulla partita Parma-Ancona. Abbiamo scrupolosamente avviato tutti i controlli e quando abbiamo avuto il forte sospetto che qualcosa di strano stesse accadendo siamo intervenuti subito, evitando un danno da milioni di euro”.

Ecco da cosa sono nati i primi sospetti: “Ero in Puglia per lavoro e alle 19.44 una mia collaboratrice mi contatta e mi dice che agli sportelli della nostra sede di Licola si erano presentati due giovani che, a turno, erano entrati nella ricevitoria e avevano dapprima chiesto a quanto quotassimo la vittoria 2 a 0 fuori casa dell’Ancona a Parma e, poi, avevano chiesto di giocare 100 euro a testa. Noi conosciamo la nostra clientela. Quei due ragazzi non li avevamo mai visti e, soprattutto, ci è parso subito molto strano che entrambi chiedessero di puntare così tanti soldi su una partita di Lega Pro. Statisticamente sono in pochi a scommettere sulle serie calcistiche inferiori e quando lo fanno si puntano pochi soldi. Una giocata così alta era anomala”.

LaPresse/Raffaele Rastelli
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“Ho contattato il responsabile Trading Italia di Intralot e ho segnalato la cosa, mi ha informato che pochi minuti prima il server aveva registrato segnalazioni anomale anche nei centri di Mugnano e Arzano. Ho capito che ci trovavamo di fronte ad uno strano aumento di giocate che ci avrebbe portati a subire danni economici ingenti, con il rischio di chiudere in perdita il mese. Ho tutelato i miei dodici dipendenti, l’azienda per la quale lavoro e ho rispettato tutte le regole. Da giorni girava questa soffiata, ma inizialmente non abbiamo dato troppo peso. Mi sono insospettito solo sabato sera. Se avessi voluto approfittarne avrei fatto finta di nulla e mi sarei accodato a quei tanti scommettitori che puntavano sull’Ancona, ma sono una persona seria che rispettale regole”.

“Ben vengano le indagini dei carabinieri – ha concluso Lubrano – servono a tutelare esercenti e scommettitori onesti come siamo noi. Nei nostri archivi conserviamo tutti i dati dei giocatori che puntano più di mille euro e che vincono più di tremila euro, come prevedono le norme antiriciclaggio. Ci dissociamo da fenomeni strani e chiediamo alla magistratura di fare chiarezza”.

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