Juventus, parla Marotta – Messe in bacheca Coppa Italia e Scudetto, la Juventus è già concentrata sull’ultimo grande obiettivo di questa straordinaria stagione, ovvero la conquista della Champions League. Per farlo i bianconeri dovranno battere i campioni in carica del Real Madrid il prossimo il 3 giugno, nella finale di Cardiff. Staremo a vedere, intanto in questi minuti la Vecchia Signora è di scena sul campo del Bologna per l’ultima giornata di campionato, un buon test in vista del grande evento di sabato prossimo. Prima del fischio d’inizio del match, l’amministratore delegato bianconero Giuseppe Marotta ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di ‘Premium Sport’: “Confidiamo nell’allenatore
che ha fatto le sue valutazioni. Evidentemente vuole tenere alta la tensione: è un bel banco di prova ed è giusto abbia deciso così. Allegri è uno dei più grandi allenatori al mondo e non reputo concluso il ciclo con lui. Sul mercato siamo in movimento, come tutti. Questo organico se si presentasse così a luglio sarebbe già competitivo per gli obiettivi, e non è facile trovare giocatori di qualità da inserire. Cerchiamo il talento da coltivare per farne un campione come Dybala, o campioni già affermati per dare esperienza e mentalità fuori dal campo. Ma ad ora la rosa ha un valore eccellente”.
Juventus, da Marotta un consiglio al Milan per Donnarumma, poi su Allegri: “Il ciclo non è chiuso”
Juventus, parla Marotta – Poi Marotta dà un consiglio al nuovo Milan cinese, tornando infine sul grande sogno della Champions League: “Donnarumma è un grande portiere, e il
Milan farebbe bene a tenerselo stretto: dopo Buffon è tra i migliori in circolazione. Ha le doti per diventare un grandissimo campione, ma noi abbiamo Buffon che sta facendo bene e meriterebbe il Pallone d’Oro per quanto ha fatto in carrera. Non ci sono approcci né esigenze da parte nostra in questo momento. Il campionato è come se fosse una corsa a tappe, dove vince sempre il migliore. In Champions ci sono circostanze imprevedibili: entrambe le competizioni sono di altissimo livello. Il campionato l’abbiamo chiuso con poco vantaggio, ma la maglia rosa l’avevamo da sempre, mentre in Champions abbiamo meritato, e lo dicono anche le statistiche. Abbiamo avuto una mentalità vincente in tutte e due le competizioni. La partita di Porto ha dato uno stimolo ulteriore. Rispettiamo il Real ma non lo temiamo più di tanto: abbiamo meritato e siamo più preparati di due anni fa. Sappiamo di avere dei campioni e di dovercela giocare fino in fondo, pur contro un avversario blasonato”.
