
La Reggina torna alla vittoria in campionato e doma il Livorno dopo una gara sofferta, durata 95 minuti e risolta da due grandi prodezze di Alessio Viola e Josè Montiel, entrambi giovanissimi (rispettivamente 21 e 24 anni) e in amaranto da molti anni.
La partita si era messa male per gli uomini di Gregucci, che al 22° del primo tempo avevano subito il gol di Paulinho in quello che è stato l’unico episodio che ha visto il Livorno affacciarsi nella metà campo reggina per tutto il primo tempo. La Reggina, infatti, era partita bene e pur non producendo clamorose occasioni da gol, aveva gestito la gara con un netto predominio nel possesso palla e nell’amministrazione della partita. Paulinho, però, sul cross di Salviato, è riuscito a sovrastare un Freddi un pò appannato, che dopo pochi minuti è dovuto uscire per infortunio, sostituito da D’Alessandro: questo cambio forzato ha consentito a Ragusa, proposto ancora una volta nel ruolo di terzino (!), di avanzare sulla linea degli attaccanti e di affiancare un ottimo Alessio Viola, ancora pimpante dopo la bella gara di sabato scorso a Bari, e un Ceravolo assolutamente inguardabile. Ma è proprio Viola, con una magìa straordinaria, a riportare la partita in parità al 34°, quando manda in rete una palla incredibile, in sforbiciata e al volo su un assist di Rizzo, padrone assoluto del centrocampo. La Reggina insiste, ci crede e anche Ragusa si rende pericoloso, ma l’arbitro sale in cattedra e nega due calci di rigore davvero clamorosi su Angella e sullo stesso Ragusa, costringendo così gli amaranto a finire il primo tempo sull’1-1 nonostante, per quanto visto sul campo, la Reggina meriterebbe molto di più.
Nel secondo tempo è lo stesso copione, finchè al 13° Gregucci sostituisce un Ceravolo in ombra con Josè Montiel. A quel punto la Reggina si spegne, il Livorno si rende pericoloso in più occasioni ma non trova mai il gol e allora è proprio Montiel che al 31° sigla il gol del vantaggio con una punizione straordinaria, forte e precisa da oltre 30 metri. Nel finale, poi, la Reggina va più vicina al 3-1 con De Rose ma il Livorno non sfiora mai un pareggio che non avrebbe certo meritato.

E il fatto che la Reggina riesca a vincere pur così rimaneggiata, con tantissimi infortunati tra i titolari (Adejo e Marino tra i difensori, a cui va aggiunto Freddi che ha rimediato un problema muscolare nella prima parte della gara, il miglior centrocampista, fulcro nevralgico del gioco della squadra, Nicolas Viola e i due titolari del reparto offensivo, Bonazzoli e Campagnacci!), dà ulteriori stimoli di speranza per il futuro, con l’obiettivo playoff, anche perchè Alessio Viola non sta facendo rimpiangere nessuno, esattamente com’era già accaduto lo scorso anno quando il giovanissimo attaccante di Oppido Mamertina aveva siglato 4 reti una più importante dell’altra nella corsa playoff del team allora guidato da Gianluca Atzori. Era una Reggina più bella e agguerrita, ma anche quest’anno le chances di entrare tra le prime 6 sono ancora intatte, e adesso è proprio la Reggina la prima inseguitrice di Padova e Varese, che la precedono al 5° e al 6° posto con, rispettivamente, 4 e 3 punti di vantaggio.
Mancano ancora 11 gare alla fine del campionato, ma per gli amaranto saranno le prossime tre ad essere assolutamente decisive: Varese-Reggina, Reggina-Brescia e Torino-Reggina. Soprattutto la sfida di sabato prossimo a Varese sa di spareggio play-off, e potrebbe segnare in modo definitivo, in un senso o nell’altro, le ambizioni degli amaranto.