L’Udinese sogna un’altra notte europea in stile Anfield Roald. Per l’attesa replica la cornice sarà quella dello Stade de Suisse di Berna contro lo Young Boys. La vittoria di Liverpool ha regalato qualche margine di vantaggio all’Udinese per il passaggio del turno dopo la fase a gironi del gruppo A di Europa league. Ma guai a sottovalutare un avversario che, come la squadra svizzera, potrebbe sembrare un cuscinetto. Il tecnico Francesco Guidolin mantiene la sua proverbiale prudenza: “Se facciamo bene, con una buona partita e un buon risultato faremo un buon passo avanti. Ma saremo appena a metà girone. E’ il caso di andare avanti passo dopo passo e verificare la nostra posizione in classifica dopo la giornata di domani. Noi siamo l’Udinese e non dobbiamo snobbare nessuno. Lo Young Boys è sul nostro stesso livello e sul piano internazionale bisogna fare sempre di più, lo dimostrano anche le partite di ieri. Il Braga che sembrava battibile ha messo in grave difficoltà il Manchester United, il Celtic ha messo in difficoltà il Barcellona, e neppure la Juventus ha avuto vita facile in Danimarca. In campo internazionale bisogna stare attenti. Non corriamo il rischio di sottovalutare l’avversario, non possiamo permettercelo”. Solito disco anche su tattica e formazione. Guidolin non offre appigli agli avversari: “voglio prendermi tutto il tempo per riflettere. Badu e Ranegie sono disponibili, fanno parte del gruppo. Abbiamo tre ragazzi molto giovani, ho problemi con gli infortunati, qualcuno che sta bene non è in lista. Con 21 giocatori basta qualche infortunio e si va in emergenza – risponde a chi gli chiede lumi sull’undici di partenza -. Non ci sono alibi o scuse, affronteremo la sfida con gli elementi a disposizione, Totò è uno di questi ma dovrò valutare anche la partita di domenica. Sto pensando allo Young Boys, alla Roma penserò da domani sera”. A caricare la squadra ci pensa il vicecapitano, Maurizio Domizzi: “Lo Young Boys è una squadra organizzata e messa molto bene in campo. Mi ha impressionato più l’organizzazione di squadra che i singoli. Non hanno grandi individualità, ma commettono pochi errori. Sappiamo che sarà importante per il destino del girone. Ma credo che domani non sia decisiva, forse lo sarà la gara di ritorno in Italia”.
Udinese, con lo Young Boys per un’altra notte da sogno
