Marotta: “In Italia si è troppo permalosi”

CalcioWeb

”Pare che in Italia ci sia un livello di permalosita’ troppo elevato. La mia frase era legata ad un dibattito in una trasmissione nel corso della quale si parlava degli arbitri. Sottolineavo che finche’ non ci si affida alla moviola i loro errori vanno capiti anche se capisco che chiunque si lamenti per amore della propria societa’. E’ capitato a me e a chiunque”. Dai microfoni di Radio Sportiva, la stessa emittente con cui aveva parlato Antonino Pulvirenti, il d.g. della Juventus Beppe Marotta replica al presidente del Catania che lo aveva definito ”come James Bond: ha la missione impossibile di giustificare l’ingiustificabile”. ”Evidenziavo dalle statistiche della passata stagione – replica Marotta – come una squadra come il Catania avesse avuto piu’ rigori, sicuramente corretti, della Juve. Non intendevo rievocare l’episodio delle scorse settimane dove avevamo riconosciuto l’errore dell’arbitro e subito il comportamento non idilliaco del pubblico. Ripeto che il Catania ha usufruito lo scorso anno di molti piu’ rigori, e questo significa che il sistema arbitrale pur con i limiti del caso trovano protagonista questo o quella squadra. Poi si estrapolano situazioni specifiche che viziano il contesto complessivo”. Sugli arbitri di porta il direttore generale della Juve ritiene che ”l’Aia ha preso atto di una norma nuova inserita dalla Fifa e noi tutti ci siamo adeguati. Non conosco bene le dinamiche e le logiche di quello che si dicono i vari collaboratori, di sicuro e’ in fase di sperimentazione, quindi perfezionabile. Sono curioso nel prossimo confronto con Braschi di farci spiegare queste dinamiche per evitare che si creino queste situazioni. Casarin diceva che il potere maggiore deve sempre tenerlo l’arbitro principale”

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