Infinito Totti: 20 anni di carriera, tra trionfi, magie e colpi di testa (VIDEO)

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Francesco+Totti+Roma+v+Citta+di+Palermo+Serie+20yLU965o5KlFrancesco Totti era un ragazzino quel 28 Marzo 1993 quando Vujadin Boskov decise di farlo esordire in serie A a 16 anni, durante un Brescia-Roma, finito 2-0 per i giallorossi. Sono passati 20 anni. Marquinhos, Nico Lopez e Romagnoli, suoi attuali compagni di squadra, non erano ancora nati!
Il suo idolo e punto di riferimento era Giuseppe Giannini, il suo maestro invece Carlo Mazzone, che lo ha lanciato nel grande calcio affidandogli un ruolo da titolare dedicando le giuste attenzioni al piccolo fenomeno biondino. Mai Totti e la Roma sono stati lontani come il 1996, quando il tecnico Carlos Bianchi spinse la società per fare uno scambio con Litmanen con l’Ajax. La società esonerò Bianchi. Si può dire che scelse benissimo. Da lì in poi Francesco Totti è diventato il punto di riferimento della Roma, riuscendo a guadagnarsi la fascia di capitano con Zeman in panchina nel 1998. Con il boemo Totti si consacrò definitivamente, prima di vincere lo scudetto, da protagonista, sotto la guida di Fabio Capello, accanto a due fuoriclasse del calibro di Batistuta e Montella, con cui formò il trio delle meraviglie. Inspiegabile la gioia in tutta la città per quel titolo, che mancava da 18 anni. Da quell’anno in poi può essere considerato uno dei talenti migliori a livello Mondiale, trequartista favoloso, con un tocco di palla incredibile ed una visione di gioco meravigliosa. Capacità di calciare di potenza e precisione, con destro e sinistro con lo stesso risultato. Intesa formidabile con Antonio Cassano e calcio spettacolo per i tifosi giallorossi.
Dopo la clamorosa stagione 2004-2005, in cui la Roma rischiò la retrocessione, Totti divenne una punta atipica, sotto la guida del tecnico Luciano Spalletti. Nel nuovo ruolo migliorò tantissimo in fase realizzativa, superando sempre la soglia dei 10 gol e vincendo la Scarpa d’Oro nel 2007, annata in cui siglò 32 reti stagionali.
Dopo aver sfiorato il sogno del secondo scudetto nel 2008 e soprattutto nel 2010 la sua Roma ha avuto un calo e con lei anche Totti si è un pò spento, prima di rinascere in maniera definitiva quest’anno, grazie al ritorno di Zeman, con cui è tornato un ragazzino. Tra i trofei in giallorosso vanno annoverate anche 2 Coppa Italia e 2  Supercoppa Italiana.tottiworldchampion

In Nazionale la sua storia è stata travagliata. Escluso dal Mondiale 98, ha preso parte all’Europeo 2000 trascinando gli azzurri da protagonista verso la finale, poi persa clamorosamente contro la Francia. Proprio in quella competizione regalò il primo “cucchiaio” della sua carriera, colpo diventato poi un suo marchio di fabbrica, beffando Van Der Sar nella semifinale vinta dall’Italia contro l’Olanda padrona di casa ai calci di rigore. Nel 2002 e nel 2004, annate in cui ha vissuto, con ogni probabilità, i migliori momenti della carriera, ha fallito. In Corea l’arbitro Moreno ci ha messo del suo ad ostruire la strada agli uomini di Trapattoni, culminando il suo arbitraggio scandaloso proprio con l’espulsione a Totti, ma in Portogallo il capitano della Roma non ha attenuanti. Era l’uomo più atteso e doveva portare gli azzurri al trionfo, era probabilmente il giocatore più forte al mondo, ma ha rovinato tutto con quel gesto ignobile, lo sputo nei confronti di Poulsen, rimediando una squalifica che costò cara all’Italia. Nel 2006 invece, giocò in modo giudizioso e saggio. Proveniente da un gravissimo infortunio fu comunque considerato da Lippi ed a parte il suo rigore decisivo negli ottavi di finale contro l’Australia, il suo contributo per la vittoria finale del titolo è stato importantissimo per la qualità e l’imprevedibilità che Totti ha sempre messo in campo. La finale di Berlino contro la Francia è stata la sua ultima partita con la maglia della Nazionale ed i soli 9 gol in azzurro testimoniano il suo rapporto non proprio idilliaco con il tricolore.

Totti va esaltato, ma vanno detti anche i suoi difetti, che sono soprattutto caratteriali. Abbiamo già detto dello sputo, ma anche altri episodi se li sarebbe potuti tranquillamente risparmiare, viene da pensare ai calcioni rifilati a Balotelli durante un Roma-Inter, finale di Coppa Italia, piuttosto che al pugno rifilato a Franceso Colonnese in un Roma-Siena ed ancora la spinta a Vito Scala dopo la reazione su Galante in un Livorno-Roma ed il calcio nello stomaco ad Obodo durante un Roma-Perugia.  Comportamenti non proprio esemplari.

Ma oggi va celebrato: 226 reti in serie A, secondo solo a Piola301 reti totali, quarto italiano assoluto dietro Del Piero, Meazza e Piola; primatista di sempre per presenze con la Roma e  giocatore che ha segnato più reti nei campionati professionistici italiani, nel decennio dal 2001 al 2010.
Auguri immenso Totti, altri 20 di questi anni!

Ecco il video delle sue migliori prodezze

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