3 giornate a Balotelli: decisione ridicola, iniqua ed assurda

CalcioWeb

baloLa squalifica di tre giornate comminata a Mario Balotelli, dopo la frase irriguardosa (“Fatti i ca..i tuoi” oppure “Che ca..o guardi“, non è ben chiaro) rivolta al giudice di porta della partita Fiorentina – Milan, suscita qualche riflessione. Premessa, siamo per le punizioni giuste ed eque, anche in casi, come questo, che nulla hanno a che fare con i falli da gioco, ma si basano più che altro su cattiva condotta o cose simili. Però, proprio in virtà dell’equità, sarebbe ora che questo tipo di sanzioni vengano date ogni qualvolta se ne presenti l’occasione. Ha sostanzialmente stufato la storia che ci siano figli e figliastri, in questo genere di circostanze. E’ storia vecchia, come quella che vede alcuni calciatori liberi di mandare a quel paese l’arbitro, ed altri, invece, puniti al minimo accenno di protesta. Mario Balotelli appartiene a quest’ultima specie, un po’ come Zlatan Ibrahimovic, che da sempre è visto con occhio di riguardo da arbitri e collaboratori vari.

Nessuna questione di malafede o buonafede: semplicemente, come in tutto, sarebbe cosa buona e giusta usare un metro di giudizio univoco, senza distinzione alcuna tra i soggetti interessati. Al riguardo, ci sforziamo di capire come sia possibile dare 3 giornate di squalifica ad un calciatore che si è reso protagonista di una frase poco educata, ed 1 sola ad Esteban Cambiasso, autore, una settimana fa, del fallo killer, volontario ed in netto ritardo, ai danni di Sebastian Giovinco. Inoltre, ci preme chiedere ai signori Moratti e Bonolis, e a quanti la pensino come loro, se continuano a perorare l’esistenza un piano, ordito a tavolino, per favorire il Milan per la qualificazione alla Champions League. Se così fosse, il piano in questione sarebbe davvero studiato male, no?

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