Beretta stigmatizza l’episodio di Firenze, ma su Moratti…

CalcioWeb

maurizio_beretta_lega_calcioQuello di Firenze e’ stato un brutto episodio, che stona in maniera molto sguaiata e grave dentro un campionato che ha visto un drastico calo degli episodi violenti all’interno degli stadi“. Il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, si esprime cosi’ sulla contestazione di cui e’ stato oggetto l’ad del Milan, Adriano Galliani, in tribuna a Firenze. Secondo il n.1 di via Rosellini ”i responsabili vanno isolati e sanzionati in maniera esemplare senza nessuna attenuante, ma va anche sottolineato e apprezzato il clima di grande solidarieta’ tra le dirigenze delle societa’ per isolare qualunque episodio di questo genere”.

Beretta, a Roma per il Consiglio della Lega A, si sofferma poi sui molti errori arbitrali registrati nell’ultima giornata. “Si tratta di una constatazione oggettiva, non e’ stata certamente una giornata brillante. Penso che, senza drammatizzare, bisognera’ sottolineare la necessita’ di avere il massimo di concentrazione e di qualita’ in questa parte finale del campionato per rassicurare tutti. E’ necessario pero’ anche stigmatizzare qualunque ipotesi e tentativo di comportamento violento come quelli che si sono verificati – ripete Beretta -. Serve un forte richiamo a comportamenti coerenti con un clima di competizione sportiva che peraltro mi sembra caratterizzi il campionato di Serie A”.

No comment sullo sfogo del presidente dell’Inter, Massimo Moratti, che ha detto di non credere alla buonafede della classe arbitrale. “Sono dichiarazioni a caldo su episodi in cui non voglio entrare”, si limita a dire Beretta. Al Consiglio di Lega, oltre a Beretta, sono presenti i presidenti Claudio Lotito (Lazio), Antonino Pulvirenti (Catania) e Albano Guaraldi (Bologna), mentre saranno collegati in videoconferenza Adriano Galliani (ad Milan), Urbano Cairo (presidente Torino) e Tommaso Ghirardi (presidente Parma). Assente per un impegno all’estero il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.

Condividi