Juventus, ecco cosa non va

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SPORT, CALCIO: SERIE A  - NOVARA - JUVENTUS

 

La Juve ha vinto il posticipo domenicale contro il Milan, condividendo con il Napoli il secondo posto in Serie A. Criticata per qualche favore arbitrale e per il deludente inizio in Champions League, la formazione bianconera non ha ancora perso nelle 10 prime dieci gare stagionali, ma ha mostrato qualche difetto. Dalla Supercoppa vinta contro la Lazio alla sfida con i rossoneri, ha collezionato 7 vittorie e 3 pareggi. L’ultima sconfitta, oltre alle amichevoli estive, risale all’ultimo, inutile, turno dello scorso campionato in casa della Sampdoria, con il 3-2 per i blucerchiati.

 

Le statistiche che differenziano la nuova stagione bianconera, rispetto a quella dell’anno scorso, riguardano il reparto difensivo, battuto il doppio delle volte, e l’atteggiamento della squadra sul risultato di partenza. Insomma, la squadra di Conte, prende più reti e, spesso, subisce il gol dello svantaggio prima di imporre il proprio gioco.

 

La Juventus, alla settima giornata del campionato passato, aveva 19 punti, ottenendo 6 vittorie e un pareggio, realizzando 14 gol e subendone 3. Stessa storia quest’anno, con lo stesso score e con gli stessi gol fatti, ma con il numero delle reti subite raddoppiato. Nelle prime sette giornate, la difesa juventina e’ stata battuta sei volte, quasi una volta a partita. Tra campionato e Champions, solo Sampdoria e Torino non sono riuscite a fare gol alla formazione bianconera.

 

La vera differenza però con la Juve dell’anno scorso e’ l’atteggiamento con cui entra in campo la squadra guidata da Conte: sembra avere meno cattiveria, meno concentrazione e, forse, meno fame di vittoria. Quella pancia piena di cui parlava Buffon in estate. Così la Juventus, e’ sempre andata in svantaggio prima di iniziare a giocare veramente per recuperare e ribaltare il risultato. È successo in sei delle ultime sette gare disputate dai bianconeri: il gol di Icardi contro l’Inter, la rete di Jorgensen a Copenaghen, le marcature di Cacciatore e  Drogba, rispettivamente contro Verona e Galatasaray, quella di Thereau in casa del Chievo e, l’ultima, di Muntari nella sfida con i rossoneri dopo neanche un minuto.

 

La formazione juventina ha sempre recuperato le partite senza mai perdere, ma le disattenzioni in Europa contro Copenaghen e Galatasaray hanno nettamente complicato il cammino della Juve in Champions. 

 

 

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