D’Amico attacca Lotito: “Per colpa sua c’è meno amore per la Lazio”

CalcioWeb

d'amicoVincenzo D’Amico, attuale opinionista sportivo ed ex colonna della Lazio di Maestrelli che vinse lo scudetto nel 1974, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di ‘Sport 1′, dove ne he avuto un po’ per tutti. Innanzitutto per Claudio Lotito, patron del club biancoceleste: “Ormai non è più la Lazio, ora è Lotito, presidente della Lazio. I tifosi non riescono più ad identificarsi con nessun giocatore, sono stati indotti a perdere amore e passione nei confronti del club“. Parole poco dolci anche all’indirizzo di Mario Balotelli: “Sarebbe stato utile, per lui, un allenatore come Maestrelli, lo stesso che ho avuto io. Ma, forse, neanche lui avrebbe potuto far qualcosa“. D’Amico ha poi avuto anche un ricordo per la Lazio scudettata degli anni settanta: “Eravamo un gruppo di sbandati, di pazzi scatenati. Ogni tanto qualcuno aveva voglia di sparare, si usava anche la pistola, a volte i bersagli erano umani. Maestrelli era un grande, il vero artefice di quei successi. Quando morì, quella Lazio smise di vincere. Io? Per il fisico che avevo sono stato il più grande calciatore di tutti i tempi“.

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