Tifosi della Lazio fermati a Varsavia: la Polizia polacca si difende e passa al contrattacco

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tifosi lazioLa Polizia di Varsavia non ci sta a passare per un apparato brutale che ha incarcerato illegalmente i tifosi della Lazio e, di fronte alle rimostranze ufficialidel Ministero degli Esteri italiano, si difende e passa al contrattacco. A parlare è Marek Dzialoszynski, capo delle forze dell’ordine polacche, che ricostruisce i fatti, almeno dal suo punto di vista: i sostenitori biancocelesti, sostiene l’alto funzionario, si sono resi autori di azioni teppistiche per le quali la Polizia è dovuta intervenire con le maniere forti arrestando centocinquanta ultras capitolini. Ventidue di loro, tra l’altro, sono tuttora dietro le sbarre. “La Polizia polacca non ha avuto nessuna possibilità di negoziare, né di concordare qualcosa prima”, ha affermato Dzialoszynski. La Farnesina, nel frattempo, ha spedito il Prefetto a Varsavia. Come rivelato dalla stessa Emma Bonino: “Il Prefetto incontrerà i suoi omologhi per  fare piena luce su quello che è successo giovedì, venerdì e sabato. L’obiettivo è quello di avere risposte esaustive su tutti i fermati, soprattutto sul corteo di giovedì. Sui fermi di massa in Polonia c’è una serie di elementi non ancora chiari”,

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