Kakà, 300^ da campione: c’è ancora spazio per lui al Milan?

CalcioWeb

FBL-ITA-SERIEA-TORINO-MILANE dire che fino ad un paio di settimane fa le cose, per il Milan, andavano malissimo. Si parlava di un Clarence Seedorf già a rischio esonero, di un Kakà in rottura con Adriano Galliani, di un Mario Balotelli prossimo all’addio. Ed invece, nel giro di pochi giorni, tutto è cambiato: sono state sufficienti due vittorie, ottenute contro Fiorentina e, non più tardi di sabato sera, Chievo. Un successo, quest’ultimo, che porta in calce la firma proprio di Ricardo Kakà, giunto alla sua trecentesima partita ufficiale con i rossoneri.

Un destino in questo caso benevolo, che ha portato il brasiliano a giocare la sua presenza da cifra tonda contro un avversario tutto sommato non irresistibile, che gli ha permesso di siglare una doppietta. Con ciò, ovviamente, non vogliamo sminuire la prestazione del fuoriclasse. A dimostrarlo il secondo goal, realizzato con uno splendido tiro da distanza ragguardevole, andatosi ad infilare sotto la porta difesa da Agazzi. Diversa la situazione del primo goal, dove la difesa del Chievo, in versione bella addormentata, ha mancato solo di stendere il tappeto rosso a Kakà.

E ritorniamo per un attimo con la mente a qualche mese fa, quando il suo ritorno al Milan, secondo qualcuno, puzzava di prepensionamento. Precisazione, non è più il Kakà degli anni d’oro, come ovvio che sia: quella progressione di dieci anni fa, che lo aveva marchiato come uno dei più grandi di tutti i tempi, non può esserci più. Il tempo, del resto, passa anche per lui. E però ha saputo dare un contributo importantissimo in questa travagliata stagione dei rossoneri, sia sul piano prettamente tecnico che su quello morale. E’ un leader e lo ha dimostrato con i fatti e con  le parole, peraltro sempre pesate e pacate.

Con i due goal di ieri, siamo a quota 9 (Champions League compresa) in 30 partite stagionali: non male per chi era  considerato finito. Ecco perché il Milan deve comunque dire grazie alla leggenda Kakà: non solo per il gloriosissimo passato, ma anche per il presente, che lui ha reso meno amaro di quanto non o fosse già. Insomma, pare difficile che il giocatore possa rimpolpare la sua bacheca rossonera fatta di 1 scudetto, 1 Supercoppa italiana, 1 Champions League, 2 Supercoppe europee ed 1 Mondiale per club.

Tuttavia, nel futuro del Milan potrebbe tranquillamente esserci spazio anche per lui, e non per mero senso di riconoscenza. A patto, ovviamente, che si adegui ai ritmi contrattuali che la società vorrà sottoporgli: diversamente, gli Stati Uniti rappresenteranno la giusta pensione dorata. Noi, tuttavia, siamo convinti che Kakà possa dare ancora qualcosa a questo Milan: contro il Chievo lo ha dimostrato, saprà farlo anche in futuro. Se le intenzioni di una delle due sole parti, però, non dovessero coincidere, allora il discorso neppure si porrebbe. Siamo propensi a pensare che così non sarà.

Condividi